Disney accusata di usare "trucchi contabili" per non condividere tutti i profitti dei film finanziati da TSG Entertainment
TSG Entertainment ha fatto causa alla Disney: avrebbe usato "trucchi contabili" per evitare di condividere i profitti dei film co-finanziati
TSG Entertainment ha citato in giudizio la Disney per violazione contrattuale: martedì è stata infatti depositata una causa presso la Corte Superiore di Los Angeles nella quale, tra le varie accuse, c'è quella di non aver condiviso i profitti di alcuni film prodotti da 20th Century Fox e 20th Century Studios assieme a TSG.
TSG ha chiesto recentemente un'audizione per verificare il motivo del drastico calo nei profitti dichiarati dei film, e ha accusato la Disney di non aver versato almeno 40 milioni di dollari utilizzando "praticamente ogni trucco nel libro delle pratiche contabili di Hollywood". La cifra però potrebbe essere ben più alta: TSG afferma che i mancati introiti hanno compromesso i suoi investimenti in Avatar: la via dell'acqua, che si è rivelato poi essere un grande successo.
Nella causa si contesta anche il collasso del sistema delle cosiddette finestre distributive in occasione della pandemia: "Il posizionamento delle finestre nella distribuzione cinematografica è progettato per massimizzare i profitti degli studi (e degli stakeholder come TSG) impedendo che un flusso di ricavi dalla distribuzione cannibalizzi un altro. Tuttavia, quando le finestre si sovrappongono l'una all'altra, gli studi (e i loro investitori) perdono importanti fonti potenziali di ricavo.”
La casa di produzione ha scelto di farsi rappresentare da John Berlinkski dello studio legale Bird Marella, che due anni fa ha contribuito a far raggiungere a Scarlett Johansson un accordo milionario con la Disney quando la major ha messo Black Widow su Disney+ in day-and-date senza concordare un compenso con l'attrice.
Cause di questo tipo non sono nuove a Hollywood: WarnerMedia (ora Warner Bros. Discovery) venne citata in giudizio da Village Roadshow per motivi molto simili.
Fonte: The Wall Street Journal