Quando abbiamo segnalato
il box office americano qualche giorno fa, avrete notato che in riferimento agli incassi di
Black Widow abbiamo riportato sia quelli ottenuti grazie alla sala che quelli che la Disney ha raccolto grazie all'accesso VIP su Disney+.
Il cinecomic ha incassato 80 milioni di dollari tra venerdì e domenica al box-office americano, e altri 78 milioni in 46 territori internazionali (per un totale di 158 milioni in tutto il mondo). Su Disney+, a livello globale, ha incassato “più di 60 milioni di dollari”: il prezzo medio del film è di 30 dollari, e nel comunicare i dati la Disney ha sottolineato che la maggior parte delle transazioni è avvenuta negli Stati Uniti.
Per lo streaming, si tratta sostanzialmente di un vero e proprio precedente. I player del settore, Disney compresa, sono sempre molto avari in quanto a dati di visualizzazioni e incassi delle varie proposte digital. Questa volta, data la performance non indifferente, la Disney ha invece rivelato con una certa soddisfazione che il cinecomic Marvel ha registrato dei numeri di peso anche con i
"biglietti staccati" dallo streaming tanto che c'è chi suggerisce che la mossa possa aver messo una certa pressione sui competitor. Competitor che sono da sempre abituati a rilasciare dei comunicati stampa in cui dichiarano che quel dato film o quella data serie TV ha avuto un
"grandissimo successo" senza però quantificare numericamente la portata del medesimo, come invece avviene col box-office cinematografico o i dati d'ascolto della TV, lineare o meno che sia.
Variety spiega che quanto accaduto con Black Widow sta ponendo i vari studios in una situazione che si già da tempo si è fatta alquanto scomoda. Il magazine riporta infatti che già da un po' gli agenti delle varie star, specie quelle di maggior richiamo, stiano spingendo verso una maggiore trasparenza in fatto di dati perché si tratta d'informazioni necessarie per la negoziazione dei salari.
C'è anche chi è convinto che con Black Widow la Disney non abbia inaugurato alcun nuovo corso e c'è già chi sospetta che con la prossima uscita di Jungle Cruise, il cui appeal malgrado The Rock ed Emily Blunt pare meno forte della pellicola che ha segnato il ritorno cinematografico dei Marvel Studios, anche la Casa di Topolino tornerà ad adottare l'approccio solito del
"non dire sostanzialmente nulla", così come avvenuto con
Mulan,
Raya e l'ultimo drago e
Crudelia, per cui ci siamo tutti dovuti basare su report e analisi d'incasso fatte da entità esterne alla major.
Questo senza considerare che, per lo streaming, non sembra neanche esserci troppa necessità di ragionare eccessivamente sui numeri raggiunti dalla singola produzione visto che tutti, azionisti in primis, sono più interessati alle cifre - intese come abbonati - raggiunte a livello complessivo.
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