Disney: le strategie distributive potrebbero restare fluide e ibride anche nel 2022

Il CEO della Disney Bob Chapek parla dei tre modelli distributivi adottati in pandemia che potrebbero continuare anche nel 2022...

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Ieri, nel tardo pomeriggio, è arrivato un importante aggiornamento circa l'uscita di un film Disney molto atteso come Jungle Cruise, la pellicola con Dwayne Johnson ed Emily Blunt ispirata all'omonima ride. Dato l'appeal della pellicola, che potrebbe ottenere grandissime soddisfazioni dai mercati internazionali e data la "precarietà" dei poc'anzi menzionati mercati internazionali dovuta all'emergenza sanitaria, specie in Europa dove la campagna vaccinale è ancora indietro rispetto a quella degli Stati Uniti e in Brasile dove i contagi sono ancora elevatissimi, la Disney e i talent del lungometraggio hanno optato per l'uscita ibrida. Il lungometraggio sarà dunque disponibile al cinema e, contemporaneamente, su Disney+ con accesso VIP, così come accaduto con Mulan e Raya e l'ultimo drago e come avverrà anche con Crudelia e Black Widow.

Sostanzialmente, mentre apprendevamo che Jungle Cruise arriverà al cinema e in streaming a partire dal prossimo 30 luglio, la Disney stava tenendo l'abituale conferenza con gli azionisti relativa a tutti gli aggiornamenti finanziari del secondo quarto dell'anno fiscale (via Deadline). Occasione durante la quale il gigante dell'intrattenimento ha fatto capire che pure nel corso del 2022, le strategie distributive potrebbero essere basate su tre modelli: quello della diffusione cinematografica in esclusiva, quello ibrido cinema - accesso VIP e quello diretto per lo streaming senza sovrapprezzi (come Soul e Luca della Pixar per intenderci).

Cominciamo dalla prima delle modalità citate. Nonostante un mercato offshore ancora meno performante di quello statunitense, Free Guy con Ryan Reynolds (previsto per il 13 agosto) e Shang-Chi dei Marvel Studios (fissato al 3 settembre) saranno distribuiti esclusivamente al cinema. Per gli Stati Uniti Disney, così come la Paramount e, nel 2022, la Warner Bros, la Casa di Topolino ha optato per una finestra di permanenza in sala pari a 45 giorni. Il CEO della compagnia, Bob Chapek, non ha specificato se poi verranno piazzati nel catalogo di Disney+ senza costi aggiuntivi o con accesso VIP. Ha fatto però capire come la compagnia nutra una certa fiducia nel fatto che da oggi alla metà di agosto anche nei mercati internazionali la situazione sanitaria e la riapertura delle sale permetteranno di battere questo sentiero.

Bob Chapek, sulla visione a medio termine, ha spiegato:

Stiamo cercando di monitorare la situazione e la risposta che viene data alla domanda "I consumatori sono pronti a tornare al cinema?". Possiamo dire che, al momento, circa il 90% del mercato domestico è aperto. E, stando ai sondaggi che stiamo facendo, siamo incoraggiati a pensare che le performance siano destinate a crescere col passare del tempo, ma, se prendiamo ad esempio il box office della scorsa settimana e lo paragoniamo a quello degli ultimi tre anni pre-COVID, è stato dell'85% più basso a livello domestico e del 67% più basso a livello internazionale. Sappiamo bene che il mercato non è ancora pronto. Per questo, la release Disney Premier Access è una di quelle strade, che siamo grati di avere, che ci permette di andare avanti, distribuire nuovi prodotti e riavviare il motore per così dire dando al contempo la possibilità a quella fetta di consumatori che ancora non se la sente di andare in un cinema pieno di gente di guardare queste novità a casa, al sicuro. Parlando nei termini di quello che accadrà dopo questo anno fiscale, non abbiamo ancora annunciato con precisione quale sarà la nostra strategia nei termini di quali film arriveranno contemporaneamente al cinema e su Disney+ con accesso VIP, quali andranno direttamente su Disney+ e quali andranno solo al cinema. Sappiamo che continueremo a monitorare l'evoluzione del mercato cinematografico e del suo recupero e manterremo un approccio all'insegna della flessibilità capace di assicurarci le decisioni giuste al momento giusto. Però, appunto, per il momento abbiamo specificato le modalità solo per i film dell'anno fiscale in corso a causa della natura relativamente fluida della situazione e del recupero del modello distributivo classico.

Cosa ne pensate delle dichiarazioni fatte dal CEO della Disney? Potete dire la vostra nello spazio dei commenti qua sotto!

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