Disney, prima assemblea con Bob Iger: i rumour sulla Apple sono "pura speculazione"

Nella prima assemblea in Disney, Bob Iger ha affrontato le voci su una presunta fusione con la Apple, definendole pura speculazione

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È passata poco più di una settimana dall'annuncio sorprendente del ritorno di Bob Iger come CEO di The Walt Disney Company. È passata anche la pausa del weekend lungo del Ringraziamento, in cui un film Disney ha avuto grande successo (Black Panther: Wakanda Forever) e uno è stato un flop colossale (Strange World). E in questi giorni sono stati molti i rumour circa la nuova strategia che Iger annuncerà prossimamente: c'è chi ha parlato di nuove acquisizioni (Netflix?) e chi di una vendita o una fusione (con la Apple?).

Ieri si è svolta a Burbank la prima assemblea d'insediamento, nella quale Iger ha incontrato lo staff facendo chiarezza sulla direzione che prenderà l'azienda in questa prima fase.

Iger ha spiegato che il congelamento nelle assunzioni annunciato da Chapek qualche settimana fa è confermato, e che i rumour su una fusione o un'acquisizione da parte della Apple sono "pura speculazione". Va detto che l'acquisizione della Disney da parte di una grande azienda come Apple o Amazon è alquanto improbabile, visto che diversi asset dell'azienda (come i parchi o le tv via cavo) risulterebbero poco allettanti per un gigante della tecnologia.

Iger ha sottolineato poi che non ci sono altre acquisizioni in vista (Iger, lo ricordiamo, nei 15 anni di guida della Disney ha acquisito Pixar, Marvel, Lucasfilm e Fox), e che il suo obiettivo al momento è quello di riportare la creatività al centro dell'azienda. Questo sarà il focus della nuova riorganizzazione, che si occuperà di smontare (almeno in parte) la riorganizzazione portata avanti nel 2020 da Chapek. L'ex CEO ridusse l'intera azienda a due soli hub: uno dedicato alla divisione parchi, e uno dedicato alla gestione della produzione, promozione e distribuzione dei contenuti. Affidò quest'ultimo a tecnocrati con poca esperienza nel mondo dello spettacolo. Iger intende disassemblare Disney Media and Entertainment Distribution, tornando ad affidare il controllo del conto economico e della distribuzione a dirigenti con un background creativo.

Secondo quanto riporta Deadline, che ha consultato i membri dello staff presenti alla riunione (durata circa tre quarti d'ora), poco si è parlato di streaming, nonostante una delle sfide più importanti della nuova gestione Iger (che, lo ricordiamo, da contratto dovrebbe durare solo due anni, anche se è difficile pensare che non vi sia un rinnovo). Fu proprio Iger a dare lo slancio principale allo streaming prima dell'arrivo di Chapek, che anche a causa della pandemia ha dirottato buona parte degli investimenti proprio in quest'area. Come conseguenza, però, le pressioni economiche sono aumentate, mentre i profitti sono calati molto rapidamente, uno dei fattori principali del crollo del 40% della Disney in borsa quest'anno. Le attuali proiezioni parlano di una crescita sotto il 10% nei ricavi e nei profitti per il nuovo anno fiscale, una cifra giudicata deludente dagli analisti di Wall Street: sarà responsabilità di Iger invertire la rotta.

Nel frattempo arrivano brutte notizie per la divisione parchi: Shanghai Disneyland ha chiuso nuovamente i battenti quattro giorni dopo aver riaperto i cancelli, per rispettare "le indicazioni dovute alla prevenzione e al controllo della pandemia". Il parco era rimasto chiuso per circa un mese e aveva riaperto venerdì, ma nel frattempo la situazione in Cina è peggiorata. Secondo gli organizzatori del parco, non è ancora nota una data per la prossima riapertura.

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