Di chi è la colpa della crisi dell'home video?
Parla un dirigente della catena Blockbuster, che analizza la situazione e la crisi del suo settore. E, a sorpresa, non se la prende con la pirateria, ma con le major...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
E' l'avidità degli studios a frenare il video on demand. Gli studios cinematografici sono arroganti come lo erano i mogul della musica prima che i download digitali e la pirateria non li distruggessero. L'unica cosa che protegge gli studios cinematografici da un download illegale ancora più diffuso sono le dimensioni dei file".
Insomma, come continuiamo a dire, molti dirgenti delle major continuano a prendere la strada più semplice, quella che permette di aumentare i profitti attuali a scapito di un nuovo mercato futuro. Ovviamente, con un capro espiatorio così forte, il posto non lo rischia nessuno. Intanto, è divertente notare come anche le riviste di settore più schierate sulla lotta contro la pirateria senza se e senza ma, si sono accorte che la chiusura di Pirate Bay non ha portato a una diminuzione dei download, soltanto a uno spostamento su altri siti (che queste riviste, a differenza nostra, segnalano sempre facendo pubblicità). Peccato non si faccia l'ulteriore passo e si noti quanto sia assurdo impuntarsi su un sito, ben sapendo che comunque ce ne sono altri 100 pronti a prendere il suo posto...
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