La DGA si adegua retroattivamente ai bonus sullo streaming ottenuti dalla WGA
La Directors Guild ha modificato retroattivamente il proprio contratto adeguandolo ai traguardi raggiunti dalla Writers Guild con lo sciopero
Sono passati sette mesi da quando la Directors Guild ha firmato il rinnovo contrattuale con l'AMPTP, senza bisogno di entrare in sciopero come i colleghi della Writers Guild of America e della Screen Actors Guild: una decisione che in molti, all'epoca, avevano giudicato controversa visto che la WGA era già in sciopero da più di un mese. Ebbene, il sindacato dei registi in questi giorni ha annunciato di essere tornato al tavolo delle trattative con l'associazione dei produttori di Hollywood per "migliorare" il contratto, adeguandolo ai traguardi raggiunti da WGA e SAG-AFTRA nei contratti che hanno firmato dopo mesi di lunghi e sofferti scioperi.
Capita spesso che i contratti vengano adeguati a seconda dei traguardi ottenuti dai vari sindacati. Quello che è inconsueto è che ciò non avvenga in sede di rinnovo contrattuale, ma pochi mesi dopo la firma del contratto stesso. La mossa è stata vista con una certa perplessità dagli altri sindacati, in particolare la WGA, che sperava in una mobilitazione dei registi quando era in sciopero e ha interpretato la firma del contratto come una strategia per deresponsabilizzarsi su tematiche importanti come i pagamenti residuali dello streaming e l'intelligenza artificiale.