Death Stranding, Hideo Kojima vuole che sia il Dunkirk dei videogiochi

Hideo Kojima vuole che Death Stranding rivoluzioni il medium videoludico

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Death Stranding come Dunkirk, come La Grande Fuga. Hideo Kojima vuole proprio questo per il suo prossimo pargolo, un titolo che ha già fatto parlare di sé per una miriade di motivi diversi.

In una recente intervista, il game designer nipponico ha ribadito quali sono gli obiettivi che si è prefissato con l'opera prima di Kojima Production, primogenito dello studio sorto all'indomani del divorzio tra l'artista giapponese e Konami.

"Sono passati 120 anni dalla nascita del cinema, 59 dall'avvento dei videogiochi. Siamo ancora incastrati nella consuetudine del videogiocatore che ha come unico obiettivo la sconfitta dei nemici. E' arrivato il momento che anche i videogiochi abbiano il loro Dunkirk, la loro Grande Fuga, giochi che pur conservando la specificità del medium, riescano ad offrire esperienze completamente nuove. Sarà proprio l'interattività dei videogiochi a permettere di creare esperienze ancora più profonde di quanto non possano fare cinema ed altri media. Credo fermamente in questo obiettivo, affronterò questa sfida".

Trovate tutte le informazioni sul gioco nella nostra scheda.

Fonte: Rolling Stone

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