Death Stranding, nuovi dettagli sul motore grafico e sulla collaborazione con Guillermo del Toro

In un'intervista, Hideo Kojima ha svelato nuovi dettagli su Death Stranding

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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"L'arte vive attraverso la sua interpretazione. Quando mi trovo di fronte a un dipinto, potrei vederci cose totalmente diverse rispetto ad un'altra persona. E' proprio questo meccanismo ad affascinarmi, una tecnica ereditata dalla pittura, che provo a ricreare e riproporre nella creazione dei trailer. Creare un po' di confusione è proprio ciò che voglio, vedere le persone su Twitter e Reddit che confrontano le proprie interpretazioni. Non tutte sono corrette, ma questa è la parte più divertente. Personalmente, non sono un grande fan dei trailer di film o giochi che svelano tutti i loro segreti nel giro di qualche minuto".

L'intervista concessa da Hideo Kojima alla redazione che cura il sito internet americano di Red Bull è ricca di spunti interessanti, alcuni dei quali svelano nuovi dettagli su Death Stranding, misterioso progetto del noto game designer giapponese, svelato attraverso due criptici trailer sui quali noi per primi ci siamo divertiti a fantasticare un po'.

"Originariamente avevo pianificato di volare basso, mantenere un basso profilo. Volevo fare un gioco indie, qualcosa su scala ridotta. Ma è stato allora che il mio amico Guillermo del Toro mi ha detto: no, Hideo, non puoi farlo, i fan vogliono di più e tu gli devi regalare un grande gioco".

Il rapporto tra Kojima e il regista si sarebbe ulteriormente rafforzato nell'ultimo periodo. L'idea di coinvolgere Norman Reedus, non a caso, sarebbe farina del sacco del cineasta, memore dell'ottimo risultato raggiunto dal duo con lo sfortunato P.T..

"Mi piace chiamare direttamente le persone al telefono", ha svelato Kojima. "Così, quando ho parlato con Guillermo, mi ha dato il numero di Norman. [...] Abbiamo lavorato insieme ad un altro progetto [P.T. per l'appunto n.d.r.] ed eravamo entrambi delusi ripensando a come fosse finito il tutto. Così gli ho chiesto se avesse voluto prendere parte al progetto. Ora stiamo collaborando intensivamente, stiamo sviluppando il suo personaggio insieme e discutiamo delle idee, degli spunti, delle inquadrature, persino della trama. Sta accadendo lo stesso con Mads Mikkelsen che in Death Stranding farà la parte del villain".

Tra gli altri dettagli svelati nel corso dell'intervista, è stato dato spazio anche alle potenzialità del motore grafico Decima, di proprietà di Guerrilla Games, prestato per l'occasione al game designer. Kojima, nell'entrare nell'argomento ha fugacemente citato le dolorose fasi che hanno preceduto e succeduto il divorzio da Konami.

Death Stranding screenshot

"E' stata una grande sfida. Cessati i rapporti con Konami, mi sono messo alla ricerca di nuovi partner e Sony mi è subito sembrata la compagnia ideale".

Vista l'impossibilità di utilizzare il FoxEngine, il motore grafico utilizzato per Metal Gear Solid V, l'aiuto fornito da Sony si è subito rivelato fondamentale.

"Stavo ovviamente cercando un nuovo engine, così ho fatto un viaggio in giro per il mondo con Mark Cerny. Tra le varie tappe previste, c'è stato l'incontro con Guerrilla Games dove ho potuto giocare ad Horizon: Zero Dawn. Mi sono immediatamente innamorato della filosofia e della tecnologia utilizzata dal team di sviluppo. Le cose, a questo punto, si sono sviluppate quasi in modo folle. Hermen Mulst [direttore creativo di Guerrilla Games n.d.r.] mi ha fatto recapitare una USB con all'interno l'intero codice sorgente del loro motore grafico. E' stato un evento molto particolare per me, perché in quel momento non avevamo nemmeno un contratto che ci legasse, c'era solo la fiducia in me e nel mio team a spingerlo a un gesto del genere. [...] Decima è un motore assolutamente innovativo. [...] Horizon: Zero Dawn offre una visione artistica straordinaria, ma con Death Stranding puntiamo al fotorealismo. Sono un grande fan dell'illuminazione basata sulla fisica e non senza un po' di fatica abbiamo creato la Glass Room, una sorta di ambiente virtuale nel quale possiamo controllare la qualità dei riflessi e l'accuratezza dell'illuminazione in ogni oggetto presente nella stanza, sia esso un tank o una bambola giocattolo".

Dobbiamo insomma aspettarci meraviglie grafiche dal nuovo progetto di Kojima, gioco di cui si sa ancora pochissimo, ma che ha già fatto parlare di sé appassionati e non.

Trovate tutti i dettagli su Death Stranding nella nostra scheda.

Fonte: Red Bull

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