Death Note: Adam Wingard sulle differenze tra il film e il manga
Adam Wingard ha parlato della sfida di adattare il materiale originario di Death Note in un lungometraggio esaustivo con un’ambientazione differente
Si tratta di uno di quei progetti nei quali più si cerca di essere fedeli al materiale originario più è inevitabile allontanarvisi. È [ambientato in] un altro Paese e in un contesto diverso, e tutto deve essere condensato in un film di due ore. Per me, ha significato indagare alcune tematiche attuali nell’America del nostro tempo. Ad esempio, cosa sono il bene e il male e cosa c’è nella zona grigia compresa tra i due estremi. Questo è il vero cuore di Death Note ed è per questo che ci abbiamo lavorato. All’inizio dei lavori, leggendo il manga, mi chiedevo “Come si traduce tutto questo negli Stati Uniti? […] A quali tipologie di programmi segreti potrebbe lavorare il Governo? E come trasporre tutto questo nel mondo di Death Note?”
Le personalità dei personaggi sono leggermente diverse. L è leggermente diverso anche se ci sono similitudini con la versione originaria, come nel fatto che adori i dolci.[…] Tuttavia, alla fine, l’approccio al personaggio di L è diverso. […] Probabilmente, l’unico personaggio che abbiamo trasposto in maniera del tutto fedele è Ryuk.
La storia di Death Note ruota attorno a uno studente che trova un quaderno con poteri soprannaturali, il Death Note, che gli permette di uccidere chiunque lui voglia semplicemente scrivendo sulle pagine il nome di quella persona e pensando al suo volto. La serie di misteriose morti che ne deriva attira l’attenzione dell’Interpol e di un agguerrito detective.
Diretto da Adam Wingard da uno script di Jeremy Slater, l’adattamento vede nel cast Nat Wolff, Keith Stanfield, Margaret Qualley, Paul Nakauchi, Shea Whigham e Willem Dafoe.
Creato da Tsugumi Ohba e Takeshi Obata, l’opera ha generato negli anni diversi anime, un film live-action giapponese e uno spin-off manga.