Death Metal: Joshua Williamson parla dei tie-in della Justice League

Una Justice League diversa dal solito, calata nel mondo di Death Metal, nel ciclo di storie Doom Metal presentato da Joshua Williamson

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Mentre impazzano gli eventi di Dark Nights: Death Metal, cambiando il panorama del Multiverso DC Comics, una nuova Justice League nasce per opporsi ai piani del Batman che Ride e ai suoi tirapiedi del Dark Multiverse. Nightwing, Martian Manhunter, Hawkgirl, Cyborg, Starfire, Detective Chimp e Lex Luthor dovranno attraversare il mondo da incubo dei Cavalieri Oscuri.

Joshua Williamson ai testi, per le matite di Xermanico, Robson Rocha e Daniel Henriques, narrerà il ciclo intitolato Doom Metal su Justice League. Ecco le dichiarazioni in merito dello sceneggiatore.

Justice League #53, copertina di Liam Sharp

Williamson - Non avevo idea che fossero passati molti anni dacché Cyborg, Nightwing e Starfire hanno fatto squadra insieme. Non avevo realizzato. Se guardate al cast di Doom Metal trovate Nightwing e Lex, Hawkgirl e Martian Manhunter, poi Cyborg, Starfire e Detective Chimp. Se tornate a leggervi Justice League: No Justice, tutti erano parte di quella storia. Doom Metal vi si riconnette perché Cyborg e Starfire sono stati importanti per Justice League Odyssey, Martian Manhunter e Hawkgirl per la Justice League in generale e Detective Chimp, ovviamente, per Justice League Dark.

Ho potuto utilizzare questa connessone per rimettere insieme vari elementi di quelle storie, ma tutto attraverso lo sguardo di Nightwing e, una volta che ho avuto le idee chiare, ecco una storia molto divertente da scrivere, perché riporta Nightwing in questo mondo. Ne è rimasto fuori per circa due anni, affrontando altre questioni. In qualche modo, è rimasto al di fuori di quel che stava succedendo nell'Universo DC e questa era l'opportunità di riportarvelo e fargli vedere cosa accade.

Williamson parla di una scena, nel secondo capitolo di Doom Metal, in cui i tre ex-Giovani Titani parlano tra loro per un minuto del fatto che non si vedono da un po', di come sono cambiati, dei segni che la vita ha lasciato loro addosso. Tutti e tre hanno subito trasformazioni ed evoluzioni e sono quasi irriconoscibili rispetto a un passato più spensierato che hanno condiviso.

Williamson - C'è una bella dinamica tra Nightwing e Lex, perché entrambi sono un po' caduti dal paradiso. Il primo, per tutto quel che gli è accaduto recentemente, e Lex ha un sacco di cose da provare, dopo la sua incredibile ascesa dovuta a Perpetua e la sua successiva caduta. Volevo riuscire a mostrarli fianco a fianco in questo viaggio. Una piccola e bizzarra situazione del primo numero mostrerà Nightwing con il cappuccio. Se lo leva e per la prima volta vediamo Lex, anche lui mentre si leva il cappuccio. Cercavo di dire al lettore che i sue sono sulla stessa via, in qualche modo, e che stanno passando le stesse prove per dimostrare che sono ancora chi son sempre stati.

In Justice League, Williamson introdurrà ai lettori in modo compiuto Omega Knight, la guardia del trono di Perpetua e il custode del suo potere. Un personaggio con forti legami con i Titani Omega, uno di loro in effetti, manovrato, ucciso e ricomposto da Perpetua stessa per essere usato come protettore. Creato del Dark Multiverse, sarà un avversario quasi impossibile da sconfiggere, come sa chi ha letto No Justice e conosce la potenza dei Titani Omega. Questa non è la stessa Justice League che riuscì a sconfiggerne, a fatica, uno.

Justice League #54, copertina di Liam Sharp

Williamson - E poi c'è il Dark Mindhunter, che invece è un po' la guardia personale del Batman che Ride, la persona che per lui si assicura che tutto vada come deve, come progettato. Il Mindhunter è il Batman/Martian Manhunter del Dark Multverse. Abbiamo visto Lex iniettarsi il DNA marziano per diventare Apex Lex: questo è un Bruce Wayne che ha fatto altrettanto con lo stesso DNA e si è trasformato in una versione distorta di Martian Manhunter. Avere sottomano i Cavalieri Oscuri è stato interessante, perché ne esisteva già uno quasi per ogni membro della Justice League... tranne che per Martian Manhunter. E ora sapete che c'è.

Il personaggio di Martian Manhunter è interessante perché era presente alla fondazione della Justice League e poi è mancato per parecchio tempo. Non ha fatto parte del team a lungo, ma ha sempre mantenuto una forte connessione. Credo che sia il fulcro della nostra storia per molti versi. Una delle cose che più amo di DC New Frontier di Darwyn Cooke è il fatto che possiamo vedere il suo lato detective. Inoltre amo il modo in cui Steve Orlando e Riley Rossmo lo hanno trattato nella loro miniserie.

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Fonte: CBR

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