DC Comics, Young Animal: Tommy Lee Edwards presenta Mother Panic

In una Gotham diversa dal solito si muove una figura altrettanto peculiare: Mother Panic, creatura di Gerard Way e Tommy Lee Edwards

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Tommy Lee Edwards, nella figura di dirigente del North Carolina Comicon, ha quasi tenuto a battesimo l'etichetta Young Animal, un anno fa, durante un incontro in cui Gerard Way, direttore della nuova etichetta DC Comics, discuteva di una possibile nuova versione della Doom Patrol, poi diventata realtà. Tra le iniziative della prossima convention della Carolina, molta attenzione sarà chiaramente dedicata a Mother Panic, di cui Edwards cura le matite dallo scorso ottobre.

Proprio di questa serie, Comic Book Resources ha parlato con lui, raccogliendo le dichiarazioni che vi proponiamo qui di seguito.

Mother Panic, North Carolina Comicon PosterTutto è nato come un progetto indipendente assieme a Gerard Way. All'epoca eravamo entrambi alla DC, ma su progetti diversi. Iniziammo a discuterne proprio alla NC Comicon dell'anno scorso, scambiandoci idee su una possibile storia per Batman. Una cosa tira l'altra ed ecco nascere Mother Panic. Gerard produsse il nome e uno schizzo del personaggio e, con il progredire della sua definizione, ci accorgemmo che era perfetto per Young Animal. Poter gestire, da co-direttore della convention, il suo lancio è grandioso.

Il vero nome di Mother Panic è Violet Page. L'assonanza del suo nome proprio con "violent" è una gioia, dato che è un tratto della sua personalità decisamente importante. Spigolosa e dura, è il prodotto dell'ambiente in vive, che disprezza e che vorrebbe distruggere. Nella vita è una celebrità, molto inserita nella vita sociale aristocratica e probabilmente non sarebbe nessuno senza l'elite a cui deve tutto e che l'ha sostenuta. Ma non la sopporta. In qualche modo, Violet detesta se stessa.

Gerard ha avuto fin da subito l'immagine di un personaggio dal costume candido, completamente bianco, un mix di una ragazza da anime e Rey di Star Wars. Nel suo schizzo iniziale e nei primi studi, aveva questo aspetto che mi ricordava il cattivo di Gatchaman o di Battle of the Planets. In seguito ho cercato di trovare dei motivi plausibili per cui avesse proprio quell'aspetto.

La considero un po' la Strega Bianca, non del mondo di Oz, ma di Gotham. Se Batman si nasconde nelle ombre, lei vi risalta quasi come un'apparizione. Anche lei con l'effetto di gettare paura in cuore e anche lei a fronte di un passato complesso. Scoprirete di tragedie legate ai suoi genitori, nonostante sia una specie di Paris Hilton o di Kardashian nel privato, che tutti ammirano a prescindere dal fatto che non ha combinato nulla nella vita.

Nel primo numero, secondo il redattore di CBR, fa la sua comparsa una delle più inquietanti versioni di sempre della città di Gotham a cui fa da contraltare il claustrofobico appartamento della madre di Violet, malata mentalmente e perduta in un mondo immaginario che ha grosse conseguenze sulla vita della protagonista. In Mother Panic, secondo Edwards, nulla è casuale, tutto contribuisce alla narrazione fin nel dettaglio, persino il linguaggio utilizzato.

Ci sono elementi di supereroismo, ma in realtà la serie è soprattutto molto altro. Io non sono un grande disegnatore di supereroi, anche se leggo un sacco di loro serie e ne amo parecchi. Semplicemente, non mi ci sento a mio agio da artista, non mi sento sicuro a disegnarli. Sono più me stesso con storie realistiche e Mother Panic ne accoglie parecchie.

Nel primo numero compare Batman, nel secondo Batwoman. La storia non parla di loro, ma non si possono ignorare, perché siamo a Gotham. Tutto però è narrato dal punto di vista della protagonista, il che altera l'aspetto e le dinamiche della città, rispetto alla prospettiva comune. La metropoli ne esce estremamente industriale, fumosa, lercia. E Mother Panic la attraversa con il suo costume candido.

Edwards non è l'unico artista sulla serie. Dopo il primo numero, disegnato da lui, ha preso il suo posto per un po' Shawn Crystal, sostituito a sua volta da John Paul Leon, prima del ritorno alle matite del creatore del personaggio. Una questione di tempo, dato che Edwards lavora anche per la TV e ha impegni che gli consentono di lavorare solo per periodi limitati al progetto. Per ora, già nove numeri di Mother Panic sono terminati.

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Fonte: Comic Book Resources

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