DC Comics, Superman: Johns e Romita Jr. sulla nuova vita di Kal-El

Recentemente i lettori di Superman hanno assistito a numerosi cambiamenti nella vita del personaggio, dal nuovo costume, al nuovo potere e altro ancora...

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La gestione di Geoff Johns e John Romita Jr. sulla testata Superman ha apportato significativi cambiamenti nella vita dello storico personaggio della DC Comics: oltre al nuovo costume, ideato dallo stesso Romita, Kal-El ha scoperto di avere un nuovo superpotere, denominato come super flare, che consiste nella capacità del personaggio di accumulare energia solare per poi produrre una tremenda e distruttiva esplosione endogena. L'utilizzo di questa capacità ha però un alto costo: dopo l'esplosione di energia, infatti, Superman diviene un comune mortale, senza poteri, per un arco di tempo di 24 ore.

I due suddetti artisti hanno parlato di questo e di molto altro ancora con CBR, in occasione dell'uscita di Superman #39, l'ultimo numero scritto da Johns. Proprio partendo da questa breve gestione, (è prossimo l'arrivo del nuovo sceneggiatore Gene Luen Yangdopo un numero scritto e disegnato da Romita), lo scrittore ha esordito così:

Superman #38, interni 01Abbiamo sempre avuto questa prima storia in mente e io ho sempre idee per nuove cose, amo lavorare con John. Abbiamo realizzato questa storyline e poi questa uscita conclusiva, ma per me sono arrivate tante altre scadenze.

Stiamo per girare un paio di pilot televisivi, sta partendo la produzione di Suicide Squad. Ho sentito che se avessi continuato a lavorare anche su questo fumetto, ci avrei messo più tempo del dovuto. Ci sono tante cose alle quali sto lavorando, di cui non posso ancora parlare. Penso, dunque, che questo fosse il momento giusto per un "arrivederci".

Gli autori hanno poi dibattuto del super flare, il nuovo potere di Superman.

Johns: Lavorando con John abbiamo parlato a lungo del personaggio, e a un certo punto lui mi ha proposto "Che ne dici di dargli un nuovo potere?", da lì la mia mente è andata a ruota libera, ed è nata questa idea.

Romita: A dire il vero non ho mai usato le parole 'nuovo potere'. Chiesi piuttosto "Esiste un superpotere che non utilizza da molto tempo con il quale possiamo giocare un po'?". A quel punto, la testa di Geoff è esplosa: "Aspetta un minuto! Ho avuto un'idea!", mi disse. Quindi è andata così: è stata una sorta di combinazione fra la mia ignoranza sul personaggio e questa grandiosa idea di Geoff. Il tutto si è trasformato in una storia eccellente, dalla quale ripartiamo. Sono molto contento di tutto questo, perché si tratta di qualcosa che non avevo mai visto prima su Superman. E anche tanti lettori veterani della serie lo hanno riconosciuto. Questa storia ha un taglio originale.

Superman #39, interni 01Johns: La cosa che mi rende più soddisfatto riguardo questo potere è che è caratterizzante di questo momento del personaggio. Non si tratta di "Abbiamo aggiunto una nuova arma nell'arsenale di Superman". Il nostro scopo era creare qualcosa che lo portasse al limite, sia dal punto di vista fisico che emotivo. Questo potere ha la capacità di depauperare le energie del personaggio, è qualcosa di veramente organico e complesso. Inoltre, Superman è sempre in conflitto con la sua umanità, o forse la percezione della mancanza di questa.

Ulysses ha dimostrato di avere il problema opposto: lui è in conflitto con l'idea di essere solo umano. Dopo questa epica battaglia fra i due, Clark ha rilasciato questo nuovo potere. In una strana maniera, si è trattato quasi di un dono per il personaggio, una sorta di rilassamento. Il numero #39 è da intendersi come una ricompensa per Clark, per tutto quello che ha dovuto patire nella lotta contro Ulysses. Probabilmente è il mio numero preferito, perché centrato sul personaggio ed è molto emotivo. Abbiamo visto Jimmy Olsen e Clark connessi a un livello inedito.

Johns ha poi continuato a parlare di Superman #39, numero nel quale, appunto, il protagonista non è in possesso dei suoi iconici poteri.

Per uno scrittore, esplorare il personaggio nella sua umanità è sempre un obiettivo primario. In particolare con Superman. Per me lui è l'eroe definitivo e amo avere la possibilità di esplorare ciò che fa, come si comporta, come reagisce, sia con i poteri, che senza: in qualsiasi scenario possibile, quindi. Lo scopo finale è quello di entrare nel suo cuore e nella sua testa, nel bene e nel male, e scoprire cosa c'è.

L'ultima run di Superman ha visto Clark Kent ritornare a lavorare al Daily Planet, cosa che ha dato anche ulteriore spazio al cast di supporto del personaggio.

Superman #39, interni 02Romita: Non sapevo che avesse lasciato il Planet finché non mi fu detto. Ma sin dalla prima prima uscita, lui era tornato a lavorarci. È un po' imbarazzante da dire, ma avevo saltato questo passaggio.

Johns: Amo davvero il cast di supporto di Superman. Volevo assolutamente raccontare di loro, specie di quelli che lavorano al Daily Planet. Con il fatto che i suoi genitori sono morti, rimanevano meno personaggi con i quali far interagire il protagonista. Volevo che ci fosse una scena nella quale avesse bisogno di qualcuno con il quale confrontarsi sulle sue preoccupazioni riguardo l'essere Superman e la sua vita in generale.

Mi mancano molto sia i coniugi Kent che la relazione sentimentale del protagonista con Lois Lane. Così ho subito guardato a Jimmy Olsen, pensando che fosse qualcosa di mai visto prima. Ho pensato che il fatto che Superman rivelasse la sua identità segreta a Jimmy avrebbe portato a grandi sviluppi narrativi: ora lui è il suo confidente, come Batman lo ha in Alfred. Era una cosa importante per me. Superman aveva bisogno di qualcuno con il quale poter parlare liberamente.

Infine, prima Johns e poi Romita hanno parlato del nuovo costume del personaggio.

Johns: Onestamente, volevamo semplificare alcuni aspetti della sua armatura, soprattutto la cintura e gli stivali. Volevamo tornare a un costume più elegante, è stato un processo fluido.

Romita: Ho avuto molti input da tantissime persone. Ho realizzato una prima versione, che poi ha subito alcune modifiche nel corso delle settimane: il risultato finale è molto bello, e ne sono pienamente soddisfatto. Ma, senza sembrare presuntuoso, penso che il costume sia un aspetto secondario: basta una 'S' sul petto e una sul mantello e quello è Superman!

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Superman #37, interni 01

Fonte: CBR

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