DC Comics, Superman: Brian Bendis riprende Ora Zero su Man of Steel?

Non sono mancate le sorprese sul primo numero di Man of Steel, scritto da Brian Michael Bendis

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Spoiler Alert
Man of Steel #1, anteprima 01

Man of Steel #1, uscito pochi giorni fa negli Stati Uniti, ha aperto la gestione dello scrittore Brian Michael Bendis sul personaggio di Superman.

Già a partire dal titolo, appare evidente come quest'opera si riconnetta idealmente all'omonima di John Byrne, pubblicata nel 1986, avendo il medesimo manifesto programmatico: ridefinire l'Uomo d'Acciaio per l'inizio di una nuova era.

I riferimenti alle opere DC Comics del passato sono diversi, a dimostrazione di quanto Bendis sia un profondo conoscitore e ammiratore della continuity della casa editrice, nonostante finora abbia lavorato quasi esclusivamente per la Marvel.

Nelle battute conclusive del primo capitolo, ad esempio, va in scena una sequenza che ricorda la miniserie-evento Ora Zero - Crisi nel tempo (1994) di Dan Jurgens, sequel nominale dell'indimenticabile Crisi sulle Terre Infinite (1986), di Marv Wolfman e George Pérez. La famiglia Kent si sta godendo un momento di quiete, bruscamente interrotto da un lampo di luce bianca che progressivamente la "cancella" dalla pagina, rimandando ogni possibile spiegazione al capitolo successivo.

Potrebbe sembrare un riferimento a Crisi sulle Terre Infinite, i cui effetti furono quelli di trasformare il Multiverso DC in un unico cosmo coeso, con una sola Terra (tra le tante conseguenze di Crisi, ci fu proprio il lancio dell'originale Man of Steel di Byrne); nella maxiserie-evento di Wolfman e Pérez, però, i mondi vengono distrutti da una misteriosa forza che si manifesta con un lampo di luce bianca, e il tutto viene preannunciato da una serie di cataclismi di varia natura e rossi cieli tempestosi.

Man of Steel #1, anteprima 02

La quiete in cui la misteriosa luce bianca appare in Man of Steel #1 pare più riconducibile agli eventi di Ora Zero - Crisi nel tempo: in questa storia un'anomala "onda di luce bianca" imperversa per l'universo annichilendo il creato. Tutti i tie-in dell'evento - come Action Comics #703, di cui vi proponiamo un'immagine qua sotto - si concludevano con una o più pagine bianche, e l'effetto "svanente" venne applicato dallo stesso Jurgens all'interno della miniserie principale, che peraltro partiva dal numero #4 per arrivare al numero #0.

Un altro dettaglio da considerare è la ripetizione delle stesse battute di Jon e Lois all'inizio e alla fine di Man of Steel #1, cosa che suggerisce una sorta di anomalia temporale in atto. Anche in questo caso, ci troviamo di fronte a uno dei tòpoi narrativi di Ora Zero, evento la cui funzione fu quella di reimpostare e sincronizzare un'unica linea temporale per la continuity e i personaggi dell'Universo DC.

Non è chiaro, ad oggi, quale sia il piano di Bendis e come tutto questo possa andare a connettersi con la minaccia di Rogol Zaar, malvagio alieno che ha rivendicato la distruzione di Krypton, ma di certo non vediamo l'ora di scoprirlo...

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Fonte: CBR

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