DC Comics: Scott Snyder, la genesi di No Justice e il futuro della Justice League

Scott Snyder ha parlato dei suoi ultimi progetti: No Justice e la nuova serie della Justice League

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Spoiler Alert
Lo sceneggiatore Scott Snyder (Batman) è tornato a parlare con Newsarama di Justice League: No Justice, miniserie-evento che prenderà il via dalla conclusione di Dark Nights: Metal, e che a sua volta fungerà da innesco per il rilancio New Justice, che comprenderà le nuove serie Justice LeagueJustice League Dark e Justice League Odyssey.

Ci dicevamo che dovevamo fare un ulteriore passo in avanti, e quindi No Justice prenderà tutto ciò che è accaduto alla conclusione di Metal per renderlo ancora più grande e fragoroso.

Inoltre, abbiamo realizzato che c'erano diverse serie che in qualche modo necessitavano di farne parte, e quindi si è pensato di creare una sorta di evento "di transizione" che permettesse ai vari titoli di prendere il via, al di là di Justice League. Questo anche a causa degli effetti di Metal, che in un certo senso aveva spinto alcune serie in corso di pubblicazione verso nuove direzioni.

Snyder si è poi lasciato andare con alcune anticipazioni sulla trama di No Justice:

Justice League #2, copertina di Jorge Jimenez

Perché non fare una storia in cui Starro viene lanciato da Superman contro Brainiac come fosse uno shuriken? È letteralmente ciò che accadrà, con Starro che darà il permesso a Superman di farlo. Pura follia.

Il ritorno di Brainiac farà riflettere gli eroi sul fatto che quanto è accaduto alla fine di Metal, quello che hanno fatto, ha aperto le porte dell'universo a nuove minacce al di là di ogni possibile comprensione. Inoltre, il pianeta Colu è in pericolo.

Volevamo che le varie squadre impegnate rispecchiassero alcuni punti di forza secondo i quali stiamo riorganizzando l'intero Universo DC. La magia, le meraviglie cosmiche, la tecnologia, la non arrendevolezza degli esseri umani e la loro perseveranza, oltre all'entropia, gli impulsi auto-distruttivi, la follia e le pulsioni criminali. Ci siamo chiesti come organizzare tutto questo dando vita a diversi team.

Il Team Entropy, ad esempio, è composto da personaggi che hanno impulsi auto-distruttivi, come Luthor e Batman. Il Team Mystery da individui che hanno sempre avuto una pulsione per l'esplorazione del cosmo. Ma volevamo mostravi anche gli aspetti più divertenti e ludici dell'Universo DC aggiungendo una componente randomica per la selezione dei componenti delle squadre.

In un'altra intervista concessa a Comic Book Resources, Snyder ha invece discusso di un aspetto sostanzialmente innovativo della sua Justice League, che vedrà in un certo senso l'esordio di una nuova Trinità, confermando la centralità di Martian Manhunter nella serie:

Nel nostro team, la dinamica principale è quella riguardante Kendra, J'onn e John Stewart. Dovranno affrontare dei misteri legati alla loro stessa natura. Kendra inizierà a realizzare quale sia la sua origine, chi sia veramente e di cosa sia capace, e sarà tutto molto diverso da ciò che credeva di sapere perché le mancano dei ricordi.

John Stewart capirà invece che i Guardiani gli stanno nascondendo qualcosa a causa delle sue capacità: è stato per loro un vero soldato, ma in un modo che non ha ancora compreso del tutto.

Martian Manhunter, invece, apprenderà che a seguito della fine del Muro della Fonte stanno venendo a galla rivelazioni che potrebbero riguardarlo molto da vicino.

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Fonti: Newsarama | CBR

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