DC Comics, Rinascita: perché Greg Rucka ha cambiato per sempre Wonder Woman
L'analisi della gestione di Wonder Woman firmata dallo scrittore Greg Rucka, appena conclusasi negli States
Sin dalle origini, Diana ci è stata presentata come una donna confusa, arrabbiata e perduta, vittima di un circolo di menzogne sul suo passato. Rucka ha saputo restituire al personaggio la verità su se stessa, sulla sua casa (alla quale ha potuto fare ritorno) e sulle sue origini. Non si tratta semplicemente di un lieto fine, ma di un importante setting che ha dato a Wonder Woman un nuovo, stabile status quo.
Questa personale odissea nell'era Rinascita ha fatto viaggiare Diana in lungo e in largo, dal cuore dell'Africa, all'Ade, è stata confinata in un manicomio e ha potuto infine riabbracciare (davvero) sua madre; ma la run di Rucka si è mossa tra presente e passato, connettendo le varie epoche alla perfezione: se i principali archi narrativi - Le bugie e La verità - si sono svolti nell'attualità dell'Universo DC - le storyline parallele - Anno Uno e Guardia Divina - ci hanno raccontato una nuova versione dell'origine del personaggio, dando un senso di compattezza al tutto e rispettando appieno il manifesto del più recente rilancio DC Comics.
Non sono mancate delle rivelazioni importanti, sebbene quasi scontate, come quella della bisessualità di Wonder Woman, elemento canonico del personaggio già presente nella mente del suo creatore William Marston Moulton, ma sostanzialmente messo da parte nel corso dei decenni.
Inoltre, questa run è davvero completa, presentando tutti gli elementi fondamentali della continuity di Wonder Woman: la nascita su Themyscira, l'arrivo (apparentemente fortuito) di Steve Trevor, il viaggio nel "mondo degli uomini", l'incontro con Etta Candy e Barbara Ann Minerva, la trasformazione di quest'ultima in Cheetah, il primo scontro con Ares - personaggio riportato alla sua versione più classica - e il ritorno di un pantheon di divinità più canonico, oltre alla modernizzazione di altri nemici storici, come Veronica Cale, il Dottor Poison e il Dottor Cyber.
A conti fatti, la gestione di Wonder Woman firmata da Greg Rucka - che è stato accompagnato dai fenomenali artisti Liam Sharp, Nicola Scott, Bilquis Evely e Mirka Andolfo - è un perfetto starting point per il lettore neofita, una bella occasione di fare ordine per il lettore veterano, ma anche un innesco fondamentale per tutto ciò che il futuro riserverà al personaggio, a partire dalla ricerca del suo fratello gemello, che prenderà il via nella seconda parte dell'anno, con l'arrivo del nuovo team creativo regolare formato da James Robinson, Carlo Pagulayan ed Emanuela Lupacchino.
Se a tutto ciò si aggiunge il buon successo ottenuto dal film Wonder Woman, diretto da Patty Jenkins, possiamo davvero considerare questo come il momento più roseo dell'intera storia dell'Amazzone, che oggi, finalmente, gode del giusto successo all'interno dell'industria del Fumetto.
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Fonte: CBR