DC Comics: Mariko Tamaki e Joelle Jones su Being Super, l'adolescenza alternativa di Supergirl

Una storia fuori continuity racconta la scoperta dei propri poteri, la definizione della propria identità, i dubbi dell'adolescenza di Supergirl

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Mariko Tamaki e Joelle Jones parlano di Being Super, la loro miniserie in quattro parti, rigorosamente fuori dalla continuity ufficiale DC Comics, che reinventa le origini di Supergirl.

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La giovane kryptoniana che ha conquistato molti nuovi cuori anche grazie alla recente serie TV, attraversa la scoperta dei propri poteri e affronta le difficoltà di un passaggio fondamentale e traumatico, con l'aiuto di amici e familiari.

Supergirl: Being Super, promoTamaki - Kara è la tipica adolescente che non assomiglia affatto alla tipica adolescente. Da un lato ha una vita assolutamente ordinaria: genitori, amici, scuola, sport. Dall'altro, è chiaramente eccezionale: sa volare, è superforte e così via. Se teniamo conto del fatto che questa seconda parte è un segreto, conciliarla con la propria esistenza diventa complesso. Deve capire quale delle due sia più importante e la definisca, cosa significhino l'una e l'altra nella propria esistenza. Kara sta valutando la cosa e, pian piano, sta decidendo di essere super.

Ho letto un po' delle vecchie serie dedicate a Supergirl, ultimamente. Alcune storie me le ricordavo da quando ero ragazzina. Ho anche tratto ispirazione da molti altri archi narrativi della DC dedicati ad altri supereroi. Volevo capire a quali aspetti della vicenda di Kara ero più vicina e interessata, dove avrei potuto dare maggior contributo. Sapevo che avrei dovuto scrivere le origini di un'eroina e volevo leggere come altri autori hanno affrontato la cosa.

Jones - Io avevo il desiderio di restare fedele alla caratterizzazione estetica che ne diede Jim Mooney negli anni Sessanta. Quelle storie avevano un'atmosfera talmente giocosa e divertita! Volevo usarla come un punto di partenza per la mia porzione di narrazione. La sceneggiatura di Mariko contiene molte di quelle componenti, ma si bilanciano alla perfezione con i problemi e le complicazioni dell'adolescenza.

Nella storia c'è un altro personaggio problematico: si tratta di Dolly, una ragazza sovrappeso e lesbica, caratterizzata visivamente da una serie di magliette con meravigliosi slogan identitari di invenzione della Tamaki, da sempre una fan delle dichiarazioni personali sotto forma di accessori d'abbigliamento o di stratagemmi estetici.

Tamaki - Abbiamo esplorato l'adolescenza di un'aliena, i suoi sogni. Credo che ognuno dovrebbe chiedersi se gli alieni sognano e cosa sognino, se i loro desideri più profondi siano simili ai nostri. La pubertà è di per sé un periodo incasinatissimo e minaccioso: immaginate essere un'extraterrestre sedicenne!

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Fonte: Comic Book Resources

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