DC Comics - Kelley Jones e Scott Peterson lanciano Batman: Kings of Fear

Kelley Jones torna a disegnare Batman in una storia imperniata sulla paura

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Kelley Jones torna su Batman. Per quelli che non c'erano negli anni Novanta, sappiate che alcune delle sue copertine e delle storie da lui illustrate hanno contribuito in maniera fondamentale a dar vita all'immagine contemporanea del personaggio.

Il suo ritorno avverrà con Batman: Kings of Fear, una miniserie di sei numeri che debutterà in agosto, su testi di Scott Peterson, altro nome legato all'Uomo Pipistrello un paio di decenni fa.

Ecco come la DC Comics presenta il progetto ai lettori:

Batman è stato il custode di Gotham City per anni, e non è certo di quanta differenza faccia il suo lavoro. Dubbi, paure e insicurezza stanno prendendo possesso di lui e, mentre tutte queste sensazioni negative sono in atto, lo Spaventapasseri ha orchestrato una rivolta al manicomio di Arkham, che sarà per il Cavaliere Oscuro una delle sfide più dure di sempre.

Comic Book Resources ha mostrato le prime immagini in anteprima e ha raccolto le opinioni dell'artista e dello sceneggiatore in merito alla storia, che non è connessa all'attuale continuity del personaggio.

Batman King of Fear #1, copertina di Kelley Jones

Jones - Perché mai Gordon accetta il lavoro di Batman? Avere a che fare con lui è sostanzialmente una rottura del quarto emendamento. Lui è un tizio tutto legge e ordine, ci deve essere una spiegazione migliore per il suo comportamento di un legame d'amicizia, qualcosa che giustifichi il permesso che dà a Batman di catturare tutti quei pazzi e cacciarli ad Arkham. Escono in continuazione e lui è sempre da capo. Qual è il senso generale delle cose? Possibile che Wayne agisca solo in memoria dei suoi genitori? Ci deve essere una ragione vera, un motivo solido per cui le cose vanno come vanno.

Peterson - Quando cercavo di stabilire quale cattivo avrei voluto che Kelley disegnasse, mi sono detto che li volevo vedere tutti. Ma ci sono già state un sacco di grandi storie che li coinvolgevano tutti quanti, collettivamente. Ho pensato che, data l'importanza che riveste per Batman, sia nel mondo reale che in quello dei fumetti il sentimento della paura, ci fossero ancora un sacco di cose da dire sullo Spaventapasseri.

Jones - È un grandioso personaggio gotico che combatte un eroe gotico in una città gotica. Ma quel che lo ha reso interessante non è il suo aspetto, bensì il fatto che sia uno psichiatra. Il suo vero potere sta nell'essere un esperto della mente umana, ma in maniera inquietante.

Penso sempre a Batman come a una figura indipendente, non solo una persona che veste un mantello. Penso a lui considerando il tipo di persone con cui ha a che fare. Lo mescolo con le ombre, cosa che non faccio mai con altri personaggi. Lo rendo qualcuno che, se ti dice di fermarti, farà in modo che tu lo faccia. Il mio punto di vista su di lui è sempre lo stesso: lo vedo come la cosa più terrificante che tu possa incontrare in un luogo spaventoso. E una cosa del genere, in pratica, si disegna da sola.

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Fonte: Comic Book Resources

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