DC Comics: Keith Giffen sull'ingresso di Supergirl nella Justice League 3001

Keith Giffen, sceneggiatore di Justice League 3001, ha parlato di cosa bolle in pentola per la serie: dall'arrivo di Supergirl dal passato al nuovo supervillain... Lois Lane!

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Spoiler Alert
Su Justice League 3001 stiamo leggendo le avventure delle controparti futuristiche di Superman, Batman, Wonder Woman, Lanterna Verde e Flash, i quali sono nati da corpi di esseri umani che si sono sacrificati per permettere tale "revival". Di certo, non l'origine più comune e moralmente accettabile per personaggi che dovrebbero essere paladini del bene.

La serie scritta da J.M. DeMatteis e Keith Giffen e disegnata da Howard Porter e Scott Kolins ci sta mostrando una versione della Justice League, la cui formazione è completamente al femminile. Proprio Giffen ha recentemente discusso della sua più recente fatica con CBR, partendo dall'arrivo dal passato dell'originale Supergirl:

Justice League 3001 #6, coverFondamentalmente, si tratta della versione di Kara che io e Marc amiamo di più. Voglio specificare che la tempistica dell'arrivo di Supergirl in Justice League 3001 e il successo della serie TV dedicata al personaggio è pura coincidenza. Quando abbiamo deciso di introdurla non sapevamo nemmeno ci sarebbe stato uno show a lei dedicato. È una di quelle strane coincidenze.

Sono da sempre un fan di quella Supergirl presente già sulla copertina del suo albo d'esordio [Action Comics #252, del maggio 1959 - NdR]. Ha un gonnellino, si libra nei cieli e dice: "Sono io, Supergirl! E ho tutti i tuoi poteri!" Una volta deciso che l'avremmo introdotta nella nostra storia, volevo che fosse ritratta nella maniera più simile possibile a quella sua prima apparizione.

Avrete notato che nella serie stanno tornando numerosi personaggi che sono da un lato familiari, ma dall'altro no. È il nostro modo di raccontare di loro e vedere che succede. Ve la spiego così: in Justice League 3000, non avevamo alcuna intenzione di fare di Teri la nuova Flash. Non c'è mai un piano troppo a lungo termine, perché ci piace lavorare così. Mi piace che qualche volta possa finire di scrivere un numero, per poi andare da Marc e magari riscrivere una parte, cosa che mi sorprende sempre quando avviene. Ciò mantiene il fumetto interessante. A volte è Marc a sorprendermi, altre volte sono io a farlo a lui.

Tornando a Supergirl, è un personaggio che amo, cosa che mi ha fatto pensare di tornare a raccontarla come una kryptoniana piena di potere, e di lasciarla bisticciare con quel cretino di Superman che ha solo metà dei suoi poteri. Vedremo che accadrà. E, ovviamente, lei si troverà molto meglio con Batman che con Superman. Tutto questo è molto interessante perché, per me, è il vero modo di esplorare i personaggi. È un cliché affermare che i personaggi si scrivono da soli, non lo fanno. Ma la vita che infondiamo in loro tende a portarli in direzioni davvero interessanti.

Lo sceneggiatore ha poi parlato della natura dei protagonisti di Justice League 3001:

Justice League 3001 #8, coverTutti gli eroi, o perlomeno quelli che durano, sono nati da tremende tragedie. Superman ha perso il suo pianeta: è l'ultimo figlio di Krypton. Batman è stato trascinato nella sua indole compulsiva dall'aver assistito al brutale omicidio del suoi genitori a Crime Alley quando era solo un bambino. Peter Parker non ha potuto salvare suo zio Ben. Persino i Fantastici Quattro, protagonisti di quello che era inteso come un fumetto per famiglie, viaggiano nello spazio e tornano a casa come mostri.

Tutti gli eroi hanno dovuto superare un dramma. E nel nostro fumetto, abbiamo stabilito che i nostri eroi hanno avuto il loro DNA riscritto, a causa di un esperimento che abbiamo progressivamente rivelato, esperimento nel quale i soggetti non erano esattamente dei volontari.

Per essere molto radicale a riguardo, posso affermare che nel nostro fumetto Superman è nato assassinando la persona che occupava il suo corpo in precedenza. Non è una verità assoluta, ma, se ci pensate, è così che è andata. Anche se loro sono eroi che salvano persone, hanno avuto un'origine spaventosa.

Giffen ha poi spiegato il perché della scelta di avere un team esclusivamente al femminile:

Quando ho saputo che avremmo avuto una squadra al femminile, ho pensato a come poter sistemare questo aspetto, solo per poi realizzare che non vi era nulla da sistemare. Riescono a rapportarsi molto bene tra loro. Abbiamo semplicemente aggiunto un paio di nuovi personaggi e abbiamo intenzione di continuare così come abbiamo sempre fatto. Se ti trovi messo all'angolo e qualcuno vuole farti del male, non importa che tu sia maschio o femmina, perché abbiamo tutti lo stesso tipo di reazione.

Per essere onesti, abbiamo deciso di battere questa strada, perché Batman e Superman erano rimasti gli unici personaggi di sesso maschile. E Batman non vuole nemmeno più essere Batman. Ora quindi abbiamo Supergirl e Tina, che è una discendente di Bruce Wayne, e vedremo nelle prossime uscite come questo team al femminile verrà a formarsi. Se funzionerà, andremo avanti così. Se i lettori lo odieranno, cambieranno qualcosa, tornando al passato o inventandoci qualcosa di nuovo.

Una squadra di sole supereroine non potrà che affrontare villain al femminile, a partire da una malvagia Lois Lane:

Già. Questa Lois Lane non solo odia Superman, ma vuole proprio ammazzarlo. Abbiamo grandi piani per Lois. È bellissimo vedere come i lettori reagiscono a un personaggio familiare ritratto in maniera tutt'altro che familiare. Potrei andare in qualsiasi Paese al mondo e chiedere alle prime cinque persone che incontro se conoscono Lois Lane: almeno quattro di loro risponderebbero positivamente. Fa parte della cultura pop.

Introdurla nella nostra storia, cambiando la sua natura in modo da trasformarla nel nostro cattivo principale, è stato davvero divertente. È una parte importante del nostro fumetto, ed è qui per restare. Vedremo quello che accadrà, onestamente nemmeno io so come la sua storia andrà a finire. Potrebbe divenire un membro della Justice League o diventare un personaggio simile al Dottor Destino. È un fumetto molto aperto a qualsiasi soluzione, non vogliamo annoiare i lettori che ci seguono.

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Fonte: CBR

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