DC Comics, Jinxworld: Brian Bendis e la nuova fase della rivoluzione di Scarlet

Bendis parla del ritorno di Scarlet, storia distopica ma non troppo sulla seconda Rivoluzione Americana

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


Condividi

Scarlet, il fumetto indipendente di Brian Michael Bendis e Alex Maleev, è tornato. Negli Stati Uniti, il primo numero della nuova serie è uscito in questi giorni. Un nuovo tassello dell'etichetta Jinxworld targata DC Comics trova posto nel mosaico.

Bendis ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito sul sito ufficiale della casa editrice:

Scarlet #1, anteprima 01

Scarlet parla di una giovane donna la cui vita è stata del tutto distrutta dalle azioni di un poliziotto corrotto in Oregon, a Portland. L'agente e il suo misfatto sono stati coperti, e lei è rimasta con un'esistenza in macerie, ma, invece di arrendersi, ha lottato per reagire ed è diventata una pericolosa e famosissima esponente della contro-cultura. Fino a dar vita a una vera e propria rivoluzione, proprio nelle strade di Portland.

La storia avviene lì, in quella città. Il motivo per cui è ambientata a Portland, casa mia, è che noi ci teniamo alle cose. Sono sempre stato incredulo di fronte alla frequenza di proteste che vi avvengono in piena notte. Parlo del periodo precedente alla presidenza Obama, durante, e anche dopo, in questi giorni. L'idea è che, semmai dovesse scoppiare una seconda Rivoluzione Americana, ci sveglieremmo tutti una mattina e scopriremmo che è successo a Portland. E la cosa non sorprenderebbe nessuno.

Quindi, ho mescolato una situazione reale, a cui ho assistito, e questa sensazione, per dare vita all'intera serie. Volevo raccontare una storia a fumetti talmente folle che non avreste mai nemmeno immaginato lontanamente che potesse esistere. Ed è questo il mio obiettivo.

Come molti eroi, Scarlet non avrebbe mai preso questa strada se non ci fosse stata gettata per caso, da una persona cattiva. Ogni giorno, dobbiamo assistere al fatto che qualcuno abusa del proprio potere, dei propri privilegi, per opprimere il prossimo. Alla fine, si tratta sempre della persona sbagliata. Una volta, ho assistito a un evento che ho pensato potesse portare a una situazione simile a quella che raccontiamo in Scarlet. Non è successo, ma mi ha ispirato a pensare all'eventualità di una rivoluzione. Che cosa servirebbe per farla iniziare? Ci vorrebbe la persona sbagliata nel momento sbagliato.

Scarlet Rue, protagonista di questa storia di rivolta, rompe la quarta parete spesso e parla direttamente ai lettori, per far capire loro chi sia e perché stia facendo quel che fa.

Voi lettori siete i suoi migliori amici. Siete coinvolti in quel che leggete, non siete innocenti spettatori. Lei fa delle scelte difficili e lo fa con voi, vi include. L'idea mi ha ossessionato per anni. Ci voleva solo la storia giusta dove collocarla. Ho pensato che l'ambiguità morale di Scarlet fosse un luogo affascinante in cui gettare un lettore, quasi contro la propria volontà. Non ho mai visto altrove il modo in cui comunica con il pubblico, mi costringe a una sfida, in quanto scrittore, ma mette alla prova anche il lettore. Scarlet vi mostra tutto quanto, non nasconde nulla. Chiama alla rivolta un'intera città americana, e lo fa davanti ai vostri occhi.

Galleria

Tocca un'immagine per scorrere la galleria

Fonte: DC Comics

Continua a leggere su BadTaste