DC Comics: Jim Lee e Dan DiDio sulla chiusura della Vertigo e la necessità di trovare lettori più giovani | Comic-Con 2019
Dan DiDio e Jim Lee al San Diego Comic-Con per richiamare l'attenzione di fan sui piani di crescita ed evoluzione della DC Comics
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
DiDio - Quest'ultimo è stato un anno piuttosto entusiasmante per noi alla DC Comics. Abbiamo un sacco di cose interessanti in ballo nell'Universo DC. Non so se ne abbiate sentito parlare, ma abbiamo fatto parecchi cambiamenti nel modo in cui stampiamo e produciamo i nostri fumetti.
So che molti di voi sono fan della Vertigo. Voglio essere chiaro su una cosa: il fatto che l'etichetta scomparirà non importa, quel che conta davvero è che cosa troviate dentro le nostre storie. Quel che vogliamo fare è indicarvi una destinazione che abbia un senso. Abbiamo un grande nome, quello della DC Comics. La cosa che ha più senso per noi è pubblicare sotto la sua egida.Lee - E quel che più interessa è che la maggior parte dei talenti della Vertigo ora stia scrivendo alcuni dei più importanti prodotti della DC. La linea di demarcazione era offuscata da tempo e c'era sempre meno distinzione fra i campi. Quindi c'era sempre meno necessità di quella distinzione.
DiDio - Quella di togliere MAD Magazine dalle edicole è stata una decisione dura da prendere. C'è nuovo materiale in arrivo, anche se magari non tanto quanto in passato. La rivista esiste e viene ancora pubblicata. Speriamo davvero di essere in grado di ricostruire il suo storico brand, un giorno.
I due hanno ricordato al pubblico i progetti più interessanti attualmente in pubblicazione, da Year of the Villain a Event Leviathan, da City of Bane - il ciclo di storie che vede lo storico avversario di Batman diventare protagonista - all'impegno di Brian M. Bendis sui personaggi di Superman e di Lois Lane, passando per la Justice League di Scott Snyder e il ritorno della Legione dei Super-Eroi.
Lee e DiDio hanno poi ricordato al pubblico i vari progetti targati Black Label e della linea Sandman Universe, fino a includere nella discussione la divisione Hill House Comics, invitando Joe Hill in persona per parlare dei suoi piani ambiziosi.
Lee - Abbiamo sostanzialmente messo assieme il meglio di due mondi: alla DC trattiamo tutti i brand con equità, e questo ci permette di vendere e proporre ogni nuovo prodotto in modo differente. Oggi bisogna vendere in maniera molto diretta.
DiDio - La parte divertente è che, quando altri sceneggiatori e artisti vedranno quel che stiamo facendo, vorranno essere coinvolti. Nella prima parte di quest'anno abbiamo lanciato nuovi prodotti per ragazzi e ragazze più giovani.
Lee - Il punto di Dan è che il pubblico è cambiato. Abbiamo capito che, se vogliamo continuare a crescere, dobbiamo trovare lettori più giovani. Vedere i risultati di vendita che questa iniziativa ha generato è davvero gratificante.
In quest'ottica rientrano anche le politiche di collaborazione con Walmart, la catena di grande distribuzione per cui l'editore di Burbank ha prodotto testate ad hoc di Batman e Superman, affidate a due grandi firme come Tom King e Brian M. Bendis: coinvolgere e interessare nuovi lettori. Negli ultimi anni sembra esserci più interesse per vecchi fumetti che per le novità: una tendenza che la DC Comics ha intenzione di invertire.
DiDio - Siamo consapevoli della portata globale dei nostri prodotti. Per noi, è fantastico vedere che ci sia interesse in tutto il mondo. Se cresciamo quanto più possibile nel mercato degli Stati Uniti, è all'estero che abbiamo bisogno di espanderci ulteriormente.
Tra le cose interessanti che stiamo facendo nell'Universo DC c'è una colossale cronologia, la linea temporale definitiva. La stiamo costruendo per darci un'idea sempre più chiara di come le storie si connettono tra di loro. La mancanza di una cosa del genere è stato un nostro errore durante I Nuovi 52, ha fatto sì che non sapessimo quali trame contassero davvero e quali no. Una volta che avremo il quadro di come tutti i nostri personaggi si relazionano, saremo nelle condizioni di consegnarvi la vera storia dell'Universo DC.
Fonte: CBR