DC Comics, Geoff Johns: Doomsday Clock non è il solito crossover
Geoff Johns è tornato a parlare di Doomsday Clock, il sequel di Watchmen e di Universo DC: Rinascita
Per prima cosa, lo sceneggiatore ha parlato delle reazioni all'esordio, dato che - com'era preventivabile - il progetto edito da DC Comics sta facendo discutere, e del primo contatto ufficiale tra i personaggi dell'Universo DC e quelli della celebre opera di Alan Moore e Dave Gibbons.
Io e Gary siamo stati molto contenti di come il fumetto sia stato accolto. Cimentandoci in una prova del genere abbiamo messo in chiaro da subito quanto non lo stessimo prendendo sotto gamba, e quanto noi per primi ne avessimo discusso in precedenza. Quando ho chiuso la storia, della quale Gary è entusiasta, ho sentito che era qualcosa meritevole di essere raccontato con questi personaggi.
Sapevamo che ci sarebbero stati degli scettici, e hanno tutto il diritto di esserlo. Ma è tutta farina del nostro sacco, ed è una storia che ci tenevamo a raccontare, dato che abbiamo dato tutto nel realizzarla.Questa serie è completamente incentrata sui personaggi. Ci focalizziamo tantissimo su di loro creando interazioni che spero possano risultare sorprendenti. Io e Gary non siamo mai stati interessati a fare qualcosa tipo "DC contro Marvel", e nessuno mi ha mai imposto di far incontrare questi personaggi, così come non abbiamo mai cercato di creare un contesto d'azione tipico dei crossover.
Molti crossover o storie di grande portata, infatti, tendono a diventare qualcosa di gigantesco, e dunque di impersonale. Noi vogliamo invece raccontare una storia molto, molto personale. Non è un crossover. Non ha tie-in o spin-off. Non ci sono personaggi provenienti da realtà alternative. Non farà diventare l'universo narrativo più grande. È una storia di esseri umani.
Vogliamo esplorare a fondo i personaggi, ed è questo il motivo per cui abbiamo introdotto la "Teoria dei Super Uomini", come visto nel numero #2. Rappresenta un interrogativo al quale vogliamo rispondere, anche perché basta poco per rendersi conto che il novantasette percento dei metaumani di questo mondo siano americani. Perché? Qual è la verità dietro ai supereroi e ai supercriminali? Questo sarà uno dei fattori più importanti della storia e andrà a toccare la struttura stessa dell'Universo DC.
Ci teniamo a raccontare questa storia più dalla prospettiva di Rorschach, Ozymandias, Mimo e Marionetta. Credo che il punto di vista di questi personaggi giunti nell'Universo DC sia molto interessante, specie per il fatto che hanno una prospettiva completamente differente, in base a quello che è il loro mondo d'origine. La loro Terra è un luogo molto diverso, collocato molti anni indietro nella linea temporale. Ovviamente sono sorpresi dal gran numero di uomini e donne in possesso di superpoteri, con il pericolo potenziale che ne deriva.
La prospettiva di Rorschach, in particolare, sarà molto realistica e pragmatica. Dopo aver incontrato Batman, si chiederà perché conservi tutti quei trofei come farebbe un serial killer. Avrà molto da dire su Batman, e viceversa: nel numero #3 ci sarà da divertirsi. Anche Ozymandias e Lex Luthor instaureranno un'interessante relazione.
Johns ha poi confermato ufficialmente il coinvolgimento di un celeberrimo personaggio, nella sua storia:
Joker sarà parte di questa storia. Non posso dire altro. Vi basti sapere che avrà un ruolo. Ci saranno anche altri personaggi, dimenticati o molto noti. Vedrete qualcosa di più di Nathaniel Dusk, per esempio. Man mano che ci addentriamo nell'Universo DC, appariranno epoche, personaggi e angoli della realtà che a mio giudizio sono tuttora inesplorati. A cominciare dalla menzione ai film di Nathaniel Dusk e alla "Teoria dei Super Uomini". Ci saranno cose che riguarderanno Rex Mason e Kirk Langstrom, così come tante altre che a poco a poco cominceranno a divenire molto più chiare.
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