DC Comics: Emanuela Lupacchino e David Messina tra gli artisti di New Talent Showcase
La DC Comics lancia New Talent Showcase, fumetto antologico con storie firmate da giovani talenti
New Talent Showcase #1, albo in uscita negli Stati Uniti a fine novembre, rappresenta il risultato finale del lavoro tenutosi al Writers Workshop svoltosi tra gennaio e marzo 2016, per ben 13 settimane. Molti degli artisti che hanno disegnato questo one-shot avevano invece partecipato all'Artists Workshop tenutosi nell'autunno del 2015.
[gallery columns="2" size="large" ids="133260,133261"]
Adam Smith - Essere un tizio del sud che scrive un personaggio notoriamente britannico è abbastanza intimidatorio, e da quando Steve Dillon è venuto a mancare penso molto a quanto Hellblazer abbia significato per me, come fumetto giusto nel momento giusto della mia vita.
WONDER WOMAN: BLOOD AND GLORY di Ayala, Randolph e Rauch:
Vita Ayala - Wonder Woman ha sempre avuto un'importantanza granitica per me. Lei è sia forte che gentile, una guerriera e una conciliatrice, ma soprattutto il suo potere non dipende da nessun uomo. Lei era tutto ciò che vedevo in mia madre e in mia nonna, tutto ciò che desideravo per me stessa. Ho pensato che fosse portoricana per un imbarazzante e lungo periodo di tempo, e anche se mi sbagliavo, questo pensiero è stato decisivo nella formazione della mia identità e della mia autostima. È stata la protettrice del mio essere di colore, omosessuale e della parte di me che è donna.
WHITE LANTERN: DEAD BEACONS di Moreci, Bagenda e Fajardo Jr.
Michael Moreci - Sono sempre stato affascinato dallo spazio, l'avventura, l'esplorazione e dal mettere la storia di un uomo in rapporto con l'ignoto. Da quando ero un bambino, Lanterna Verde mi ha sempre affascinato, ma era la storia di Kyle quella che aveva più presa su di me. Adoro quanto sia umano, ma anche guidato da nobiltà e coraggio. Lui affronta tutto ciò che amo dello spazio con occhi simili ai miei.
HAWKGIRL: WEAPONS OF WAR di Schultz e Liew
Erica Shultz - Sono sempre stata attirata dai personaggi forti, ma ciò che ha davvero cementificato il mio amore per Shayera è stata la serie d'animazione della Justice League. Maria Canals-Barrera e Susan Eisenberg doppiavano rispettivamente Hawgirl e Wonder Woman, e la loro interpretazione ha lasciato una traccia indelebile dentro di me. Sono onorata di aver avuto la possibilità di far volare Shayera ancora una volta.
DEADMAN: KILLING TIME by Sebela, Messina e Dinisio
Christopher Sebela - Quando da bambino acquistai il mio primo fumetto, trovai una delle storie di Deadman firmate da Mike Baron e Kelley Jones, che erano parecchio diverse da tutte le altre con il personaggio. C'era poesia, un senso di grottesco, tanta emozione e paura. Queste storie si impressero nella mia mente e sono rimaste lì sin da allora. Quando ho avuto la possibilità di scegliere il primo personaggio DC Comics del quale avrei scritto, ho ritenuto che fosse semplicemente doveroso mettere dei pensieri in testa a Deadman, dopo che lui ne aveva messi così tanti, e per molto tempo, nella mia.
WONDER GIRL: DIGGING UP DEMONS di Khan, Lupacchino, McCarthy e Morey
Hena Khan - Per me Wonder Girl è stato un personaggio davvero interessante da esplorare, perché è così giovane, caduca e verosimile. Dato che sono una persona che scrive anche per un pubblico molto giovane, è stata una soddisfazione lavorare su un personaggio femminile tanto forte, che affronta problemi con i quali tutti abbiamo a che fare, come innamorarsi della persona sbagliata e avere il cuore spezzato, o vivere una relazione difficile con la propria madre. Lei può non essere perfetta, e ha ancora tante cose da imparare su se stessa e sull'essere un supereroe, ma tutto questo non fa che rendere Wonder Girl ancora più fantastica!
CATWOMAN/WONDER WOMAN: THE AMAZONIAN JOB by Beeby, Jung e Mulvihill
Emma Beeby - Era così difficile scegliere: volevo scrivere di una bad girl come Catwoman, con tutte quelle sue sardoniche battute, ma volevo anche esplorare la forza e la mitologia di Wonder Woman. Dunque, ho avuto una folle idea: forse non era necessario che scegliere. Non sono nemiche, ma semplicemente opposte. È difficile anche solo pensarle assieme. Ma io non rifuggo mai una bella sfida!
SUPERMAN: THE MAN IN BLACK di McMillian e Ferreyra
Michael McMillian - Uno dei primi titoli che accese la mia ossessione per i fumetti fu Superman #21 di John Byrne, che comprai per caso presso il supermercato del mio quartiere. Sin dalla scoperta della Supergirl post-Crisi da parte di Superman, sono stato un grande appassionato dell'Ultimo Figlio di Krypton. Non solo è il più grande supereroe di tutti, ma è cresciuto in Kansas, come me, un valore aggiunto. Con The Man in Black volevo raccontare una storia che contrapponesse le radici terrestri di Clark con le origini fantascientifiche del personaggio e aggiungere qualcosa al suo background. Se tutto va bene, un giorno potrò continuare a raccontare la storia di Clark con Joker, il misterioso Mister Coal e il ruolo che il deputato Conrad “Bud” Hunt ha giocato nell'infanzia di Clark... un segreto rimasto nascosto per oltre trent'anni.
HARLEY QUINN: GOOD MORNING, GOTHAM! di Jones, Lotfi e Pantazis
Joëlle Jones - A causa della lunghezza risicata della storia volevo solo divertirmi, e non c'è migliore personaggio di Harley per un po' di sana demenzialità.
Fonte: Comicosity