DC Comics, Darkseid War: Manapul sul nuovo Superman e... la torta di mele!
Francis Manapul, sceneggiatore di Justice League: Darkseid War - Superman, ha parlato dei profondi cambiamenti ai quali l'Uomo d'Acciaio è andato incontro
Si tratta di Superman! È il personaggio con il quale sono cresciuto e ogni possibilità di esplorare Superman, sempre sotto nuove prospettive, mi interesserà sempre. Si tratta di una sfida abbastanza impegnativa come scrittore, ma anche molto appagante.
Manapul ha poi spiegato i temi fondamentali di questo racconto, che mostreranno un Superman assai diverso da quello al quale siamo abituati:
Penso che tutta la storia ruoti attorno al concetto di apatia. Troviamo Superman alla ricerca di qualcosa degno della sua attenzione, qualcosa che lo faccia sentire realizzato come essere più potente dell'universo. Questo è il motivo che mette in moto l'azione, al suo arrivo sulla Terra, come mostrato nell'apertura della storia: lui si troverà a combattere un alieno, ma non è interessato a "chiudere la partita". Questa cosa, ovviamente, avrà delle ripercussioni. L'apatia di Superman è ciò che lo rende differente dal personaggio che conosciamo, quello che fa sempre la cosa giusta. In questo albo, dato che il suddetto alieno non rappresenta una sfida abbastanza interessante per lui, Superman preferirà mangiare una torta di mele.
Senza diventare troppo astratti, questa torta rappresenta qualcosa. Per me, Superman è tanto americano quanto lo è la torta di mele. In questa storia il protagonista sarà completamente diverso dal solito, sia dal punto di vista fisico che emozionale, e ci sarà qualcosa appartenente al suo passato che fungerà da chiave di volta nel racconto: questo qualcosa è proprio la torta. Ovviamente, toccherà a Jimmy [Olsen] assumere il manto dell'eroe e far comprendere a Superman che lui non vuole veramente quella torta, ma ciò che questa rappresenta.
Sono in tanti ad aver espresso le proprie difficoltà nel relazionarsi con un personaggio così potente come Superman. Questo concetto si può applicare anche a Lex Luthor, a mio giudizio: lui non riesce proprio a comprendere Superman. Dunque, uno degli aspetti sui quali mi sono concentrato per questa storia di Superman è: cosa proveremmo nei panni di questo essere onnipotente, destinato probabilmente a vivere per sempre?
Ho dunque realizzato che anche gli dei possono sentirsi molto soli. Questo mi ha fatto capire quanto volessi raccontare questa storia. Si tratta di Superman, l'essere più potente di tutti, che prova solitudine. Il suo desiderio di tornare sulla Terra e mangiare torta di mele non ha nulla a che fare con la torta in sé per sé.
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Fonte: Newsarama