DC Comics, Brian M. Bendis: Per scrivere Young Justice prendo spunto dai miei figli
Brian M. Bendis ha raccontato di quanto i suoi figli lo abbiano influenzato nella scrittura di Young Justice
Durante una recente round table, Bendis ha parlato del variopinto team protagonista della serie e dell’inserimento di alcuni nuovi volti, Jenny Hex e Teen Lantern:
Credo che questi personaggi parlino dell’Universo DC che piace un sacco a tutti noi. La loro prospettiva è quella più meravigliosa, perché sono i più freschi. Personaggi come Batman e Superman hanno ormai tutto il mondo sulle spalle e una prospettiva ben diversa. Questi giovani stanno invece cercando la loro strada e una loro voce.
Alcuni di loro esistono da parecchio tempo e devono uscire dall'ombra del loro mentore. Credo che questo faccia sì che molti lettori si possano identificare in loro, specialmente di questi tempi. Un sacco di persone si sentono abbattute ancor prima di uscire nel mondo reale, credono di essere già stati etichettati o che siano state fatte delle scelte per loro. È come se i protagonisti di Young Justice non avessero deciso di fare quello che fanno… e non abbiano nemmeno avuto la possibilità di scegliere una propria famiglia, finché non hanno deciso di farlo.Sono ragazzi che hanno trovato una loro famiglia, e si sentono meglio quando stanno insieme. È così che vedo questi personaggi, che in questo preciso momento sono intrappolati, ma riusciranno a tornare a casa compiendo un viaggio che farà di loro degli amici migliori e una famiglia più unita. Amo scrivere di personaggi che vivono quel momento della vita, perché ritengo sia il più bello. Le sensazioni che si provano scoprendo quanto possa essere spettacolare l'amore o vedendo per la prima volta quanto possa fare schifo il mondo sono le più potenti... scrivere di queste cose è sempre il modo ideale per arrivare al nucleo di un personaggio.
Parlando dell’origine di Jenny Hex e Teen Lantern, Bendis ha raccontato che la prima è nata durante un viaggio con la moglie, mentre la seconda è frutto di un'idea dell’ex disegnatore di Young Justice, Patrick Gleason:
Jenny Hex è saltata fuori dal mio taccuino. L’ho creata assieme a Nick Derington durante la lavorazione del secondo capitolo di Batman Universe, quindi è nata prima di Young Justice. Ero in Texas, al festival SXSW, e stavo passeggiando con mia moglie pensando: “Questa parte del mondo non è abbastanza rappresentata nella finzione”. Non solo nei fumetti, ma nella fiction in generale. C’è questa strana disputa che riguarda Stati democratici e repubblicani che non è necessariamente connessa alla mancanza di rappresentazione ma di cui sono colpevole come tutti gli altri. Finisco per scrivere solo di hipster di Portland. Quindi ho deciso di fare qualcosa in merito, ed è nata Jenny. Sono molto contento di come sia uscita. Le sarà dedicato un capitolo importante su Young Justice #8 e stiamo per scoprire a cosa tenga davvero.
Teen Lantern è una creazione mia e di Patrick Gleason, perché prima che ci ritrovassimo a lavorare al progetto aveva già un sacco di idee. Così gli ho detto: “Ehi, vuoi fare Young Justice con me?”, e lui mi ha risposto che aveva una grande idea per la serie che riguardava un personaggio, Teen Lantern. Io poi ho aggiunto delle cose alla sua creazione…
In questo caso, lei è boliviana e io sono stato in Bolivia. Ero a una cena organizzata dall’Ambasciata americana, e mi hanno presentato il “Tony Stark boliviano”, che ha sedici anni. Si possono trovare su Google notizie in proposito. Lui cerca pezzi nella spazzatura e crea robot funzionanti. L’ho incontrato e gli ho parlato a lungo. È davvero un tipo interessante, perciò mi è subito venuto in mente che in un mondo di super eroi dovevano esserci persone del genere, e così ho creato la mia Lanterna Verde!
L’esperienza genitoriale ha aiutato moltissimo Bendis a scrivere personaggi adolescenti, tanto che la sua stessa figlia è stata fonte di ispirazione per la scrittura del film dedicato a Kitty Pryde degli X-Men:
In primo luogo: le ferite subite negli anni del liceo non si rimarginano mai, se non le lasci cicatrizzare. E io non lo faccio! Continuo a grattarle. Ultimate Spider-Man, per esempio, nasce da tutto ciò. Però c’è anche dell'altro… Quando pensavo di aver finito il materiale, a seguito dei miei diciotto anni su Spider-Man, ecco che arrivano le mie figlie e i loro amici che mi stanno costantemente attorno. Dato che ho un lavoro fantastico, mi parlano tutto il tempo… perché sperano di ottenere qualche fumetto gratis. Grazie a loro c’è un sacco di materiale a mia disposizione, e tra tutte le cose per le quali devo fare ricerche, questa è sicuramente la più semplice di cui occuparmi, perché praticamente viene da sola alla mia porta. Quando stavo scrivendo la sceneggiatura di Kitty Pryde, la mia ambiziosa figlia sedicenne ebrea è venuta da me e mi ha detto: “Comparirò nei credits?”.
Uno degli aspetti più attesi della nuova serie di Young Justice è senza dubbio il ritorno di quei personaggi che mancavano dalle scene da diverso tempo. Uno di loro è Bart Allen, alias Impulso, per il quale Bendis ha tratto ispirazione dal figlio:
Essere il personaggio più divertente non è tutto. [Bart] porta con sé un sacco di gioia, è il più entusiasta di quello che fanno insieme… Alcuni dei personaggi non vivono serenamente, per cui sta a lui infonderla. Quando qualcuno attorno a te è felice, in un certo senso ti spinge a essere felice a tua volta… C’è qualcosa di grosso legato a dove sia stato Bart, e la riunificazione della Young Justice ha fatto sì che lui ritrovasse spazio.
Ci sono delle cose autentiche anche in lui… è genuinamente divertente da scrivere. Ogni tanto, cerco di imitare delle persone reali mentre scrivo. [...] Quando ho cominciato a lavorare a Young Justice, Matt Fraction non leggeva la serie perché era occupato. In seguito l'ha fatto e mi ha detto: “Questo è assolutamente tuo figlio!”. Bart, infatti, è esattamente mio figlio London, e quando Fraction se n’è accorto mi sono sentito in imbarazzo.
Fonte: CBR