DC Comics, Andy Kubert: Il Cavaliere Oscuro III è l'apice della mia carriera

Andy Kubert e Klaus Janson firmano le tavole di Il Cavaliere Oscuro III - La Razza Suprema, un’opera carica di pathos personale per gli stessi autori

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Uno dei temi ricorrenti di Il Cavaliere Oscuro III - La Razza Suprema è il passato che ritorna. Vale per Batman, Robin e gli altri protagonisti del nuovo capito della saga di Frank Miller e Brian Azzarello, ma anche per il team artistico che affianca i due autori, vale a dire Andy Kubert e Klaus Janson. All’importanza del progetto in sé si aggiunge quindi anche una carica emotiva personale che infonde maggiore pathos alle tavole di La Razza Suprema. In un’intervista a Comic Book Resources, Kubert (disegnatore del Batman di Grant Morrison) e Janson (inchiostratore di Il Ritorno del Cavaliere Oscuro) hanno spiegato cosa significa per loro tornare a esplorare il mondo del Cavaliere Oscuro.

Andy Kubert - Adoro disegnare ogni aspetto di Batman, Carrie e tutti gli altri personaggi, ma quando ho ricevuto l’incarico di disegnare la Batmobile nel secondo numero... mi sono seduto, ho letto la sceneggiatura, ho reclinato la testa all’indietro e ho detto: “Oh, cavolo, disegnerò il Bat-Tank di Frank Miller... fantastico!” Davvero, quindi ho pensato di farne un disegno a piena pagina. Insomma, ero davvero emozionato. Quando ho visto le chine e tutto il resto, ho pensato che fosse il design più straordinario di tutti, sono diventato un vero fanboy quando ho potuto disegnarla nel secondo numero.

Klaus Janson - Ormai tutti sanno che la dicitura “Razza Suprema” si riferisce ai Kandoriani. C’è una scena nel numero #3 in cui Andy presenta i Kandoriani... parecchi Kandoriani, diciamo così: ed è una scena straordinaria per come Andy è riuscito a disegnarla. Quando uscirà l'albo, capirete cosa intendo dire.

Andy ha usato per descrivere questo lavoro il termine “sconvolgente”. Ed è stato davvero snervante, devo dire. Erano 30 anni che [io e Frank] non lavoravamo assieme e sentivo su di me una grossa responsabilità, un grosso dovere. Mi sentivo obbligato a non fallire.

Andy Kubert: Lavorare su questo progetto per me è sicuramente l’apice della mia carriera e non so cosa farò dopo questa serie. Insomma, dove vai dopo un progetto come questo? È il progetto più entusiasmente, grosso e prestigioso a cui abbia mai lavorato e non so cosa farò poi. È davvero un onore essere stati coinvolti in questa iniziativa.

Klaus Janson: Devo fare mie le parole di Andy. Ho un tale affetto per questo personaggio... credo che in parte sia dovuto al motivo che Batman mi permette di lavorare con uno stile che amo molto. È oscuro e misterioso, è teso, è espressivo, è crudo. È tutte queste cose. Non potrei fare una cosa del genere lavorando su Ms. Marvel (non che voglia sminuire Ms. Marvel, ma è uno stile che non andrebbe d’accordo con quel personaggio). Batman mi consente di rimanere fedele a uno stile che amo molto.

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Fonte: CBR

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