DC Comics, Action Comics: l'addio di Dan Jurgens a Superman

Dan Jurgens ha lasciato Superman con Action Comics #1000, chiudendo un importante ciclo di storie

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Dan Jurgens ha lasciato il personaggio a cui è più legato in assoluto, con l'uscita di Action Comics #1000. Lo sceneggiatore lascia spazio a Brian Michael Bendis e a Patrick Gleason, come nuovi architetti dell'esistenza di Superman, con un'ultima storia che riguarda Lex Luthor e promette cambiamenti importanti per il personaggio, in vista della nuova era.

Di questo ed altro ha parlato ai microfoni di ComicBook.com:

Action Comics #1000, copertina di Jim Lee

Essere coinvolto su Superman #100, Adventures #500 e ora anche Action Comics #1000 è piuttosto surreale. Quando sono tornato alla serie, con il numero #957, qualcuno mi aveva detto, tra il serio e il faceto, che probabilmente sarebbe toccato a me il millesimo. Ma non mi sono reso conto subito di quanto sarebbe stato emozionante. Con la scrittura degli ultimi tre, ho toccato con mano quanto sarebbe stato speciale.

Non ho disegnato granché, negli ultimi anni, e torno alle matite in un'occasione del genere. Non ho potuto, perché la cadenza di Action non me lo permetteva. Ho disegnato giusto un paio di numeri in cui c'era Booster Gold. Ho sempre avuto voglia di tornare a farlo, di trovare più tempo per disegnare, ma non c'era. Un fumetto che esce due volte al mese ti impegna troppo, specialmente se non è l'unico che scrivi. Quando si è aperta la possibilità di disegnare il numero #1000, era impossibile che rinunciassi.

Mark Chiarello, che si occupa della maggior parte delle copertine DC, mi ha detto che avrei realizzato quella ispirata agli anni Novanta, per quest'albo. Ero felicissimo. Ci siamo mantenuti su concetti molto di base per realizzarla, e sapevo che avrei voluto vedere Lois Lane nell'illustrazione, perché anche lei è apparsa nel primissimo numero della serie.

Per la copertina di Dynamic Forces mi hanno chiesto specificamente di realizzarla. Volevano che ci fosse una copertina avvolgente e che mostrasse Superman attraverso le epoche. L'idea divertente era iniziare con un'immagine che lo ritraesse come è apparso su Action Comics #1, per poi cercare di isolare dei momenti fondamentali attraverso gli ottant'anni di storia del personaggio.

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Nella copertina in stile anni Novanta, Lois Lane non ha però il colore dei capelli classico di quei tempi, ma un taglio che cita quell'epoca, così come abiti congruenti al decennio di riferimento. La scelta del colore risponde a necessità cromatiche che riguardano lo sfondo. Per il resto, la citazione di Dan Jurgens è fedele.

Action Comics #1000, variant cover di Dan Jurgens e Kevin Nowlan

Il numero #999 è servito a due cose: dare un epilogo alle storie di Booster Gold che avevamo visto in precedenza e, allo stesso tempo, fare da dichiarazione sull'identità di Superman e sulle ragioni per cui agisce come fa. Un tema che passa anche in Action Comics #1000 e anche nella storia che scrivo e disegno nell'albo, per quanto sia indipendente dal resto. Parla di Lex Luthor, come la mia storia sul numero #957, e si concentra su chi sia Lex e quale sia la sua relazione con Clark.

Nelle storie di super eroi, quel che vediamo sempre sono i protagonisti che prendono a cazzotti i cattivi, giusto? Qualcuno viene aggredito in un vicolo, Batman penzola dai muri, si occupa dei criminali e poi se ne va. Credo che in parte Superman sia questo, ma è anche colui che si occupa delle vittime, che cerca di fare i conti con le conseguenze su di loro. Un tema portante del numero #999. Ed è anche fondamentale per quel che ho raccontato nella serie su Lois e Clark che ho scritto.

Jurgens parla della sua ultima storia. Superman è un uomo che ha tutto. Metropolis, essendo la sua casa, è una città che ha tutto. Come ringraziare il suo eroe per tutto quel che ha fatto per lei, per il suo senso di sacrificio, per tutto ciò a cui rinuncia per ricoprire quel ruolo? La risposta, contenuta nella storia, è il modo in cui il fumettista dice addio e, a suo modo, omaggia il personaggio.

Action Comics #993, copertina di Dan Jurgens

Se tornerò mai a Superman? Impossibile dirlo. Credo che ci siano ancora un sacco di storie da raccontare su di lui e alcune rimbalzano nella mia testa. Avevo due idee diverse per la storia di Action Comics #1000 e credo che sarebbero entrambe interessanti. Superman è un personaggio talmente coinvolgente e ci sono così tanti aspetti di lui da esplorare!

L'avvento di Superman è la testata d'angolo del Fumetto americano. Nel 1938, non esisteva una vera e propria industria dei comics, ma solo semplici ristampe delle vignette della domenica e cose del genere. Strisce, in generale. Action Comics#1 è ciò su cui questa industria si è fondata. Ed è così che dobbiamo vedere questo evento oggigiorno. Ovviamente, anche Detective Comics è destinato ad arrivare a mille numeri, e sarà un evento importante. Ma il traguardo di Action è davvero unico, perché rappresenta tutto il mondo del Fumetto.

Quando ero un ragazzino, ero convinto che un albo dal numero altissimo fosse sinonimo di qualità del fumetto, perché significava che la serie aveva avuto una vita lunghissima. Quando uscì Batman #200, pensai che doveva per forza essere un capolavoro, che mostrasse quanto è grandioso Batman. Action #1000, anche oggi che non sono più un ragazzino ingenuo, ha per me un significato simile, perché significa che, dopo tutto questo tempo, ancora sappiamo goderci una bella storia di Superman.

Action Comics #1000, variant cover di Dan Jurgens

Fonte: ComicBook.com

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