David Yates parla di Harry Potter 5

Il regista di Harry Potter e l'Ordine della Fenice descrive la sua esperienza sul set. Insieme al produttore David Heyman, parla di Daniel Radcliffe, sostenendo che gli attori sono molto più importanti degli effetti speciali...

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Fonte: Msnbc via The Leaky Cauldron

Ci sono due uomini, entrambi di nome David, al timone di Harry Potter e l'Ordine della Fenice.

Uno è il produttore David Heyman, che ha seguito i film dall'inizio, accompagnandoli fino a questo quinto episodio, che definisce "un po' come una rivoluzione". La scelta di Harry e dei suoi amici di opporsi al governo, incarnato dal Ministero della Magia e dalla perfida professoressa Umbridge, "non è tanto diverso dalla Resistenza francese negli anni Quaranta", dice Heyman.

"L'altro David" è il nuovo arrivato, il regista David Yates (nella foto): finora semisconosciuto fuori dal suo Paese, il quarantatreenne Yates ha ottenuto però grandi riconoscimenti dalla critica per il suo lavoro per la BBC. Il suo recente film The Girl in the Café, girato per un canale televisivo via cavo, ha ottenuto persino un Emmy.

Certo, nulla di simile a ciò che lo attendeva sul set di Harry Potter e l'Ordine della Fenice, una macchina ormai ben oliata (siamo al quinto film della serie) e di proporzioni mastodontiche, rispetto a uno sceneggiato TV.

In un'intervista a Newsweek, Yates concorda con Heyman nel dire che al cuore della storia dell'Ordine della Fenice "c'è un principio molto interessante. Il Ministero è un regime burocratico e autoritario che cerca di imporre una dottrina fondamentalista su questa scuola liberale ed eccentrica. Il ministro non è bravo a riconoscere la bellezza della diversità. Tutto deve rientrare in una categoria prestabilita, e ciò che resta fuori va rimosso. La cosa splendida che questa storia racconta ai ragazzi è che essere diversi è una bella cosa."

Yates aggiunge: "Mi sto divertendo moltissimo. Mi sento come in una palestra per registi: sto esercitando ogni muscolo per raccontare questa storia. I film [di Harry Potter] sono pieni di umorismo, avventura e un po' di mistero. E' straordinario".

Il regista racconta di aver messo alla prova i suoi attori, spronandoli a rendere più profonde le loro interpretazioni. Soprattutto Daniel Radcliffe (Harry): "Ho messo Dan sotto pressione" dice Yates. "E' una persona molto intuitiva, molto intelligente, molto sensibile. Lo sto aiutando a risvegliare queste sue qualità. La sua determinazione e ambizione sono evidenti, ed è capace di passare in un attimo da uno stato d'animo all'altro, interpretandoli tutti in maniera credibile; non vedo l'ora che il pubblico abbia l'occasione di apprezzare i risultati del suo lavoro."

Prima di girare una scena, Yates la prova molte volte con gli attori: una rarità, per i film ad alto budget. "Se ci vuole tempo, ci vuole tempo. La cosa più importante sullo schermo sono gli attori. Se l'interpretazione non è credibile, tutti quegli effetti speciali costati milioni di dollari, che scorrono dietro le spalle dell'attore, non significano nulla."

Harry Potter e l'Ordine della Fenice, per la regia di David Yates, uscirà al cinema il 13 luglio 2007.

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