David Lynch ha iniziato a fumare a 8 anni, ora convive con l'enfisema: "Un prezzo alto da pagare"
Il grande regista ora è costretto a portare con sè la bombola con l'ossigeno: "Ho rischiato e sono stato morso"
Qualche settimana fa David Lynch ha rivelato di convivere con l'enfisema dal 2020, una conseguenza dei decenni di fumo. Ora, in una nuova intervista a People, il grande regista di capolavori come Velluto Blu, Mulholland Drive e Strade perdute parla in maniera più approfondita della sua situazione.
Nella testa di ogni fumatore c'è la consapevolezza che fumare non fa bene, quindi stai letteralmente giocando con il fuoco. Può morderti. Io ho rischiato, e sono stato morso.
Ci ho provato tante, tante, tante volte, ma quando le cose diventavano difficili fumavo quella prima sigaretta e tornavo in paradiso. A quel punto riinizi a fumare. [...] Poi ho capito il messaggio. E diceva: ‘Morirai in una settimana se non smetti’. Riuscivo a malapena a muovermi senza ansimare per respirare. Smettere era l’unica scelta.
Lynch afferma che la meditazione trascendentale lo ha aiutato a smettere
Ho un atteggiamento positivo, concentrato sul fatto che il corpo possa guarire da solo. Ma è difficile vivere con l’enfisema. Riesco a malapena ad attraversare una stanza. È come camminare con un sacchetto di plastica intorno alla testa. Non mi piaceva molto uscire nemmeno prima, quindi è una buona scusa.
Questa condizione gli ha anche impedito di fare una delle cose che ama di più:
Adoro stare sul set. Adoro essere lì, proprio vicino, poter sussurrare alle persone.
Tornare a dirigere dal vivo è escluso, ma Lynch è pronto a sperimentare la possibilità di dirigere a distanza in futuro. E sebbene non si penta di tutte le sigarette che ha fumato, il regista consiglia a tutti di non fumare:
È un prezzo alto da pagare. Ma non me ne pento. Era importante per me. Vorrei quello che ogni dipendente vorrebbe: che ciò che amiamo facesse bene alla nostra salute.