David Fincher parla di Star Wars

Il regista di Fight Club e dell'imminente Uomini che Odiano le Donne parla di Star Wars esponendo la sua opinione circa le riedizioni rimaneggiate di pellicole leggendarie...

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Tempo fa vi abbiamo mostrato un video in cui il flemmatico Christopher Nolan dimostrava di essere molto più geek di una larga fetta del suo stesso pubblico di riferimento. Nel filmato in questione, il regista di Batman e Inception parlava di Star Wars e di cosa la saga e i suoi personaggi significassero per lui.

Ascoltare un regista che parla delle proprie passioni cinematografiche è sempre piacevole quindi, questa volta, vi proponiamo la traduzione di quanto rivelato a Collider da parte di David Fincher. L'argomento è sempre lo stesso: la saga ambientata in una galassia lontana lontana.

Il papà di Se7en e Fight Club, che alla ILM di George Lucas ha anche lavorato, rivela il nome del suo episodio preferito e ammette di non condividere il modus operandi di autori come George Lucas che ripropongono i propri cavalli di battaglia con riedizioni e restauri che mandano su tutte le furie i fan.

Ecco le parole del regista:

Non mi piace l'andare a ritoccare i miei vecchi film. Per l'uscita in Blu-Ray di Fight Club avevo un paio di riprese che, in alta definizione, apparivano troppo sporche. Risaltavano in maniera eccessiva. Abbiamo fatto un po' di riduzione del rumore, un po' di pulizia dei matte painting, ma non abbiamo modificato le riprese. Son rimaste quello che erano. Per l'uscita in Blu-Ray di The Game ci sarebbero un sacco di cose che vorrei sistemare, ma ritengo che un film sia anche un espressione del tempo e del contesto in cui è stato fatto. E' il punto della carriera in cui ti trovavi, è dove si trovavano gli attori, è San Francisco nell'autunno in cui la pellicola è stata fatta. Non credo in questi cambiamenti.

Su Star Wars:

Star Wars. L'Impero. E' l'unica risposta. Apprezzo Star Wars, lo ritengo un ottimo lavoro, ma è un film da A+. Penso che L'Impero Colpisce Ancora sia una pellicola A++ perché è uno di quei film che hanno segnato l'estate della mia maturità delle superiori. Quando vidi che George Lucas avrebbe fatto gli AT-AT in stop motion sopra il bicarbonato di sodio, e avrebbe affidato uno dei personaggi principali a Frank Oz che lo avrebbe impersonato nei panni di una marionetta, ho pensato "Questo tizio ha le palle!". Era quasi surreale assumersi un rischio così grande per raccontare la storia che aveva in mente. Ed il fatto che sia riuscito così bene, così ben fatto, è il massimo per me. Era l0insieme improvvisato di tutte queste discipline magiche che dava forma a un qualcosa ben più grande della semplice somma di tutte le sue parti. E' spettacolare. Il cast è spettacolare, tutto funziona bene, è folle, è divertente. Folle intrattenimento cinematografico al suo meglio.

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