Dave Gibbons, l'eredità di Watchmen e le prime impressioni sulla serie TV

Dave Gibbons, intervistato su Watchmen, parla della sua eredità meno gradita e della serie TV HBO

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


Condividi

Sicuramente non è l'eredità più consapevolmente ricercata di Watchmen, e ci rifiutiamo di pensare che sia la più importante, ma certamente è la più duratura ed evidente agli occhi del lettore medio. Probabilmente anche degli editori, da circa trent'anni a questa parte. Stiamo parlando dell'atmosfera oscura che, dacché uscì il capolavoro di Alan Moore e Dave Gibbons, è diventata una presenza fissa nel Fumetto di super eroi occidentale. La storia di Rorschach, del Dottor Manhattan e degli altri personaggi dell'opera non è stata l'unica responsabile, ma probabilmente la principale, assieme a Il ritorno del Cavaliere Oscuro.

Gibbons, fresco di annuncio che entrerà a far parte della prestigiosa Hall of Fame degli Harvey Award - cosa che avverrà il mese prossimo - ha voluto spendere qualche parola, tra il serio e il faceto, durante un'intervista rilasciata a Entertainment Weekly, in merito a questa eredità. Forse un po' troppo pesante. Sicuramente più del previsto.

watchmen cover

Mi sembra pazzesco che, dopo tutto questo tempo, ci sia ancora un interesse così grande. Io e Alan pensavamo che avremmo avuto un successo moderato con la serie, che avrebbe avuto il suo buon periodo e poi sarebbe finita nei cestoni delle rimanenze delle librerie. Fine. Il fatto che sia ancora così vitale dopo tanto tempo e che non abbiano mai smesso di stamparla è incredibile.

Se ha mai fatto in qualche danno al mondo dei comics, credo possa essere l'approccio oscuro e serioso che molti hanno tratto da essa, nel nostro settore, diventato quasi una regola per chi fa fumetti. C'è stato un intero decennio di storie oscure, di fumetti nichilisti, e questo non era affatto nelle nostre intenzioni.

Infatti, se mai avessimo lavorato a qualcosa assieme dopo Watchmen, avremmo realizzato qualcosa tipo Shazam, con un'atmosfera più leggera e divertita, invece che un altro progetto buio e arrabbiato. Chiedo scusa ai lettori di fumetti per tutta la tristezza che abbiamo causato.

Gibbons ha anche parlato della serie TV tratta da Watchmen attualmente in lavorazione presso la HBO, firmata, tra gli altri, da Damon Lindelof:

Qualcosa, in effetti, la so. Ho chiacchierato un po' con Damon e ho letto la sceneggiatura dell'episodio pilota. Non credo sia compito mio rivelare qualcosa in merito, se non che trovo che la visione di Damon sia innovativa, entusiasmante e inaspettata. Non credo sia quel che la gente si aspetta che sia, e certamente non è qualcosa che io mi aspettassi. Bensì qualcosa di molto fresco e che non vedo l'ora di vedere sullo schermo.

Sono stato scettico nei confronti dei prequel e dei sequel che abbiamo visto sulle pagine dei fumetti, ma Damon non sta seguendo per niente quella linea, anzi è davvero molto distante. Sebbene sia estremamente rispettoso e fedele al materiale da cui prende ispirazione (e intendo la graphic novel realizzata da me e Alan), non segue le stesse orme, ma allo stesso tempo non è una sua reinterpretazione. Vi si avvicina in maniera del tutto inattesa.

Dichiarazioni che accogliamo con una certa soddisfazione. Non è difficile essere dubbiosi, quando si pensa a una rivisitazione di Watchmen, anche alla luce dei tentativi del passato. La curiosità era già grande e sentire di un Dave Gibbons così speranzoso non fa che accrescerla.

Fonte: Bleeding Cool

Continua a leggere su BadTaste