Dave Gibbons, l'eredità di Watchmen e le prime impressioni sulla serie TV
Dave Gibbons, intervistato su Watchmen, parla della sua eredità meno gradita e della serie TV HBO
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Gibbons, fresco di annuncio che entrerà a far parte della prestigiosa Hall of Fame degli Harvey Award - cosa che avverrà il mese prossimo - ha voluto spendere qualche parola, tra il serio e il faceto, durante un'intervista rilasciata a Entertainment Weekly, in merito a questa eredità. Forse un po' troppo pesante. Sicuramente più del previsto.
Mi sembra pazzesco che, dopo tutto questo tempo, ci sia ancora un interesse così grande. Io e Alan pensavamo che avremmo avuto un successo moderato con la serie, che avrebbe avuto il suo buon periodo e poi sarebbe finita nei cestoni delle rimanenze delle librerie. Fine. Il fatto che sia ancora così vitale dopo tanto tempo e che non abbiano mai smesso di stamparla è incredibile.
Se ha mai fatto in qualche danno al mondo dei comics, credo possa essere l'approccio oscuro e serioso che molti hanno tratto da essa, nel nostro settore, diventato quasi una regola per chi fa fumetti. C'è stato un intero decennio di storie oscure, di fumetti nichilisti, e questo non era affatto nelle nostre intenzioni.Infatti, se mai avessimo lavorato a qualcosa assieme dopo Watchmen, avremmo realizzato qualcosa tipo Shazam, con un'atmosfera più leggera e divertita, invece che un altro progetto buio e arrabbiato. Chiedo scusa ai lettori di fumetti per tutta la tristezza che abbiamo causato.
Qualcosa, in effetti, la so. Ho chiacchierato un po' con Damon e ho letto la sceneggiatura dell'episodio pilota. Non credo sia compito mio rivelare qualcosa in merito, se non che trovo che la visione di Damon sia innovativa, entusiasmante e inaspettata. Non credo sia quel che la gente si aspetta che sia, e certamente non è qualcosa che io mi aspettassi. Bensì qualcosa di molto fresco e che non vedo l'ora di vedere sullo schermo.
Sono stato scettico nei confronti dei prequel e dei sequel che abbiamo visto sulle pagine dei fumetti, ma Damon non sta seguendo per niente quella linea, anzi è davvero molto distante. Sebbene sia estremamente rispettoso e fedele al materiale da cui prende ispirazione (e intendo la graphic novel realizzata da me e Alan), non segue le stesse orme, ma allo stesso tempo non è una sua reinterpretazione. Vi si avvicina in maniera del tutto inattesa.
Dichiarazioni che accogliamo con una certa soddisfazione. Non è difficile essere dubbiosi, quando si pensa a una rivisitazione di Watchmen, anche alla luce dei tentativi del passato. La curiosità era già grande e sentire di un Dave Gibbons così speranzoso non fa che accrescerla.
Fonte: Bleeding Cool