Dark Knight Returns: The Golden Child - Miller e Grampà sulle polemiche, ecco Trump e Greta

Rafael Grampà e Frank Miller spiegano il caso del ritiro dell'immagine promozionale di The Golden Child e rivelano due cammei molto particolari

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


Condividi

Spoiler Alert
Dovreste essere informati delle polemiche che sorte attorno all'immagine promozionale basata su una variant cover di Rafael Grampá per Dark Knight Returns: The Golden Child, l'ultimo fumetto scritto da Frank Miller. Alcune personalità e mezzi di informazione vicini al governo cinese hanno ravvisato nel post diffuso sui social della DC Comics un appoggio esplicito alle proteste di Hong Kong.

La casa editrice di Burbank ha in seguito rimosso quello che in realtà era semplicemente un teaser, mentre l'artista dell'albo l'ha rilanciata dal proprio account.

Nonostante lo slogan "Future is Young" abbia effettivamente cominciato a fare capolino come graffito nella città un tempo protettorato del Regno Unito, con il rischio di far montare altri polveroni, la DC Comics ha deciso di non ritirare la copertina, dimostrando che probabilmente non sono state le pressioni a portare all'iniziale marcia indietro.

Grampá e Miller sono intervenuti per commentare la questione, rivelando il motivo ufficiale della temporanea scomparsa dell'immagine, durante la Comic Con Experience, manifestazione tenutasi a San Paolo, Brasile.

Dark Knight Returns: The Golden Child, teaser

Grampá - La DC ha postato l'immagine sbagliata, senza i nostri nomi e i credit. La gente è in cerca di qualcosa che la ispiri, le persone stanno lottando per la propria libertà. Ed è questo che The Golden Child vorrebbe essere. Stiamo cercando di raccontare una storia che parli di persone che pensano con la propria testa.

Miller - Quel che vorrei che i lettori si portassero via dalla lettura è l'impressione di aver assistito a qualcosa di bello e spettacolare visivamente. Questo è l'obiettivo. Ci sono un sacco di entità politiche nel mondo che sono semplicemente spaventate dalle persone che si esprimono, che sono spaventate da una semplice immagine. Be', comunque vada, sono destinate al collasso.

L'idea di Dark Knight è quella di spingere le cose al limite, non è una serie che si accontenta di riempire uno spazio vuoto. Questa storia parla di quel che verrà nella prossima fase della vita di Carrie Kelly. Sin dai tempi de Il ritorno del Cavaliere Oscuro sapevo che sarebbe stata lei il personaggio principale dell'intera serie, e nel mio cuore ha sempre avuto quel ruolo. Carrie è un'ottimista dalla scorza dura, priva anche di una piccola traccia di vendetta dentro di sé. Tutto ciò che vuole è fare del bene.

Se c'è una certezza riguardo a The Golden Child è che le polemiche che lo riguardano non si fermeranno certamente qui. Tra le tavole dell'albo uscito ieri negli Stati Uniti fanno fanno capolino due figure decisamente note del dibattito politico e sociale internazionale: Donald Trump e Greta Thumberg.

L'attuale Presidente degli Stati Uniti viene citato in maniera importante: sostanzialmente, la trama prevede che Darkseid e Joker tentino di far eleggere al soglio presidenziale un sosia di Trump, il cui volto comparirà frequentemente, così come i riferimenti alla sua politica.

La giovane attivista è invece citata semplicemente come una delle persone che collaborano attivamente alle iniziative della giovane Batwoman, alias Carrie Kelly, che si opporrà con ogni mezzo al piano dei due super criminali.

[gallery columns="1" size="large" ids="273011,273012,272820,270237,270236"]

Fonti: ComicBook | Hollywood Reporter

Continua a leggere su BadTaste