Dark Horse: Gage e Isaacs lanciano l'undicesima stagione di Buffy
Gli autori della undicesima stagione di Buffy hanno parlato delle novità in cantiere per il fumetto
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Buffy è tornata in una nuova stagione che proporrà una nuova avventura della durata di un anno. Ovviamente c'è stata un'accurata pianificazione sul lungo termine per capire gli elementi principali della trama, ma nel realizzare il primo numero qual è stato l'aspetto più importante su cui vi siete concentrati, per trasmettere quella sensazione da Season Premiere?
Christos Gage - Nel primo numero volevamo smuovere le acque, far capire che non sarebbe stata normale routine. Un modo per fare ciò era ribaltare il soggetto per un'intera stagione, e, invece di costruire lentamente una minaccia che i nostri eroi avrebbero dovuto sconfiggere, gliel'abbiamo mandata contro all'inizio. Loro non riescono a fermarla e da qui in poi la situazione può solo peggiorare. Inoltre volevamo che l'albo fosse uno starting point accessibile a chi non aveva seguito le precedenti stagioni a fumetti, perciò tutto il necessario per comprendere la trama è presente nel primo numero.Rebekah Isaacs - Tutti sono felici e soddisfatti delle proprie vite all'inizio del numero #1, perciò sai che le cose peggioreranno molto rapidamente. L'atmosfera che volevo nelle prime scene era quella di un dipinto di Norman Rockwell... ma con un tocco di mostri tentacolari e stregoneria.
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Ciò che rende questa stagione diversa dalle altre è che all'apparenza tutto sta andando alla grande per la Scooby Gang. Come vedete le prospettive di felicità della squadra sul lungo periodo?
Gage - Volevamo mostrare che i personaggi sono cresciuti dalla stagione precedente... e quando le cose vanno bene nelle loro vite private è un momento perfetto per il mondo attorno a loro per crollare a pezzi. Era un tema che io e Joss volevamo esplorare in questa stagione: in un periodo in cui il nostro mondo sembra attraversare una grossa crisi, sfruttiamo il classico "metodo Buffy" e applichiamo un approccio sovrannaturale per vedere come reagiscono i nostri personaggi.
Isaacs - Mi sembra che il cast abbia imparato a gestire meglio il caos e i conflitti nelle precedenti stagioni. Sono più maturi e questo rende più difficile per noi piazzare ostacoli che non riescano ad aggirare facilmente utilizzando il lavoro di squadra, la magia e i superpoteri. Senza svelare troppo, penso che la minaccia principale in questa stagione sia così ingegnosa (e terrificante) perché nessuna magia o scontro può annientarla.
Osservando il grande disegno di questa serie, sembra che uno dei temi principali della stagione in corso sia come il mondo della magia si scontra con il mondo degli umani, in particolare dal punto di vista della politica moderna. Perché raccontare questo tipo di storia proprio in questo momento?
Gage - Joss Whedon voleva alzare l'asticella, perché come padre soffre per l'attuale stato di preoccupazione e incertezza che dilaga nel mondo... guerre, divisioni politiche, crisi ambientale, eccetera. Voleva esplorare questo aspetto. Inoltre ci sembrava che dopo la stagione precedente l'elemento sovrannaturale stesse diventando ormai una routine: i vampiri sono di moda, tutti sono al corrente dell'esistenza di fate, demoni e creature magiche di ogni tipo. Non volevamo che il mondo sovrannaturale si sentisse troppo al sicuro, volevamo un grosso cambiamento... in un modo molto pericoloso per tutti.
Isaacs - Non possiamo spoilerare cosa succederà nel secondo numero, ma scoprirete che questa stagione è molto vicina agli eventi attuali.
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Parliamo delle tavole di Rebekah! Nel primo numero il gigantesco dragone cinese non è stato solo un'occasione per proporre splash-page con ricche scene d'azione, ma anche un'inclusione di una differente tradizione culturale e artistica alle classiche atmosfere "vampiresche" di Buffy. Quanto state cercando di far evolvere la serie da questo punto di vista?
Gage - Lavorando assieme a Rebekah da così tanto tempo ha creato una confidenza tale da permettermi di lanciarle addosso qualsiasi tipo di richiesta. Ho come l'impressione che voglia strangolarmi! Ma è tutta colpa sua, è così brava a disegnare, ho adorato il suo dragone! Come dici, è qualcosa di diverso all'interno della mitologia della serie, qualcosa che il telefilm non avrebbe potuto realizzare per ragioni di budget. Entrambe ci sono sembrate ottime ragioni per farlo.
Isaacs - Non desidero strangolare Chris. Al contrario, la parte più eccitante del mio lavoro è disegnare nuove creature interessanti. Nella Stagione 8 c'era un tocco di mitologia buddista, quando i personaggi erano in Tibet. Il mondo magico è molto più espanso da allora, può succedere qualunque cosa.
Uno degli elementi più divertenti della stagione 11 sono le variant cover con le "scene eliminate". Come avete scelto i momenti da rappresentare in queste pagine?
Gage - Visto che i toni di questa stagione si faranno più seri, le variant cover ci sembravano una buona occasione di aggiungere un contrappunto comico. Inoltre, in una stagione dove gli eventi si avvicenderanno rapidamente, diventa un'opportunità di avere qualche momento di tranquillità.
Isaacs - Richiedono un po' più di tempo rispetto a una copertina normale, ma sono come una ventitreesima pagina di fumetto. La mia preferita è quella in cui Giles va a fare shopping con Buffy e Willow per i vestiti scolastici. Non avremmo potuto giustificare una scena simile all'interno della trama, ma è un bel momento che, sfortunatamente per questi personaggi, non abbiamo modo di raccontare dato che problemi ben più grossi incombono.
Fonte: Comic Book Resources