Dark Horse - Aliens: Dead Orbit, James Stokoe torna alle origini del mito
Un uomo solo contro l’orda degli alieni! Aliens: Dead Orbit di James Stokoe è una lettera d’amore al capostipite di Ridley Scott e a Giger
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È di nuovo tempo di affrontare il terrore dello spazio profondo, dove nessuno può sentirti urlare. Dark Horse ritorna nel mondo di Alien con Aliens: Dead Orbit, miniserie di quattro numeri scritta e disegnata dal creatore di Orc Stain, James Stokoe, che torna alle origini del franchise, mostrandoci la lotta di un anonimo ingegnere di nome Wascylewsk quando la stazione spaziale su cui lavora, la Sphacteria, viene invasa dagli inesorabili alieni. Stokoe presenta con queste parole la sua opera:
Il primo numero di Aliens: Dead Orbit sarà pubblicato ad aprile del 2017.
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Dead Orbit è ambientato per buona parte sulla stazione spaziale Sphacteria, in un’area dimenticata e isolata dello spazio. È un’installazione piuttosto malridotta, fatiscente e gli xenomorfi non sono certo venuti per dare una mano all’equipaggio, quindi diciamo che svolgono il loro ruolo di antagonisti e di mostri imprevedibili al meglio.
Per come li vedo io, gli alieni non sono creature parecchio sinistre: fanno semplicemente parte di un ciclo predatore molto violento. Se sei un umano e capiti sul loro cammino, peggio per te.
Ho scoperto che le migliori storie di Aliens hanno una trama molto semplice, ma puntano molto sull’atmosfera e sull’impatto visivo, quindi questo è il mio obiettivo.Nella sua essenza, Dead Orbit è la storia di un uomo tranquillo che non vuole morire e spera di farsi una sigaretta.
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Fonte: CBR