Dads: i critici americani bocciano la sitcom

La sitcom della Fox prodotta da Seth MacFarlane è stata accusata di essere razzista e sgradevole

Condividi

dadsI critici statunitensi non hanno apprezzato il pilot di Dads, la nuova sitcom della Fox. Durante l'incontro con il cast e i produttori, organizzato in occasione del Television Critics Association Summer Press Tour, il contenuto razzista e irriverente della puntata ha sollevato aspre critiche e non poche perplessità.

Dads ha come protagonisti Seth Green e Giovanni Ribisi nel ruolo di due amici e partner sul lavoro, la cui vita viene sconvolto dall'arrivo dei loro papà, interpretati da Peter Riegert e Martin Mull, che si trasferiscono nella loro casa.

Tra i momenti ritenuti più offensivi ci sono stati quello in cui uno dei padri chiede al figlio se sta guardando Prendi a pugni il Portoricano mentre sta seguendo un combattimento di boxe, o la sequenza in cui i due protagonisti chiedono alla loro dipendente di origine asiatica, interpretata da Brenda Song, di vestirsi da studentessa sexy per fare colpo sui clienti cinesi.

Lo show, prodotto da Seth MacFarlane e dal team di Family Guy, è stato difeso dai suoi realizzatori e interpreti. Mike Scully ha provato a spiegare i motivi della fredda accoglienza da parte dei critici ricordando che l'uso dell'animazione permette agli autori di osare maggiormente perché il realismo è di un altro livello e il pubblico accetta di più l'atmosfera irriverente. Il produttore ha poi voluto precisare, senza risultare convincente: “Non vogliamo che lo show sia una serie comica di insulti razzisti”.
Wellesley Wild ha invece sostenuto l'idea alla base di Dads, considerata da un critico fastidiosa: “Lo è, ma è reale”, ha affermato il produttore.

Peter Riegert ha ricordato che negli ultimi 43 anni ha sempre fatto qualcosa che altri hanno trovato in qualche modo offensivo, mentre Martin Mull ha insistito che alle volte bisogna essere degli idioti per vedere l'altro lato delle situazioni. Seth Green pensa che Dads può essere considerato “un ritratto denigratorio degli uomini bianchi”, mentre Brenda Song ha ammesso di aver avuto qualche difficoltà ad accettare la battuta sulle ragazze asiatiche ma di essere felice perché può finalmente fare quello che ha sempre sognato e lavora con attori incredibili. L'attrice ha poi rivelato di aver scritto le battute “Sono asiatica, sono davvero brava in matematica” e “Ah, mi dispiace. Non parlo Inglese” in risposta agli approcci poco graditi da parte dei ragazzi.

Fonte: Deadline

Continua a leggere su BadTaste