Da Nintendo 3DS a Nintendo 2DS, cronaca di un successo economico ma di un fallimento concettuale
Un bilancio (quasi) definitivo, su cosa sia stato Nintendo 3DS e di come si sia trasformato nei tanti anni di carriera collezionati, considerando le peculiarità delle versioni che ne hanno tracciato l’evoluzione
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Vale dunque la pena tracciare un bilancio (quasi) definitivo, su cosa sia stato Nintendo 3DS e di come si sia trasformato nei tanti anni di carriera collezionati, soprattutto considerando le peculiarità delle due distinte versioni che ne hanno tracciato l’evoluzione, mettendo a nudo il sostanziale fallimento concettuale della console.
Sfogliando la galleria che trovate in calce, troverete elencati i principali motivi per cui Nintendo 3DS non ha saputo realmente concepire, imporre e standardizzare un nuovo modo di fruire il gaming portatile, un insuccesso palesato dalle feature di New Nintendo 2DS XL, tanto più evidente quanto più si considera la fortunata ed eccitante storia di Nintendo DS.