Crimes of the Future: le recensioni della stampa internazionale | Cannes 75

Ecco le recensioni della stampa internazionale di Crimes of the Future, il film di David Cronenberg presentato al Festival di Cannes

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Crimes of the Future è stato presentato al Festival di Cannes, e dopo le prime reazioni online ecco arrivare le recensioni della stampa internazionale, che sembra aver accolto piuttosto positivamente il nuovo film di David Cronenberg con Viggo Mortensen, Léa Seydoux e Kristen Stewart, almeno a giudicare dalle critiche raccolte da MetaCritic e RottenTomatoes.

Vi riportiamo alcuni estratti:

LA Times - È meraviglioso che Cronenberg sia tornato e si possa ammirare il suo talento intatto e inarrivabile nel saldare le formulazioni dell'horror e della fantascienza al cinema delle idee.

Indiewire - È Cronenberg fino al midollo, completo con un buon numero di svolazzi autoriali e slogan. Allo stesso tempo, tuttavia, questa nebulosa e stranamente fiduciosa meditazione sulla macro-relazione tra vita organica e materia sintetica si ricollega con i suoi classici per come si spinge oltre di essi.

The Playlist - Una sceneggiatura più parlata e ricca di trama del solito, che si spinge nelle fazioni clandestine in guerra che ricordano Scanners, tramuta l'inerzia in introspezione meritevole del viaggio.

The Guardian - È un pianeta straordinario quello su cui Cronenberg ci fa atterrare, e insiste per farci togliere i carchi prima ancora che siamo sicuri che l'aria sia respirabile.

Screen - Un film intenzionale ma non sterile, inquietante ma troppo realistico per impaurire realmente, sebbene si possa dire che tenta di fondere le paure del body horror con i cambiamenti climatici.

Telegraph - L'interpretazione migliore è quella di Sedoux. Ma al contrario di Crash di Cronenberg, che sconvolse Cannes nel 1996, non c'è nulla che sconvolga in Crimes of the Future - requisito necessario per qualsiasi vero film scandaloso da festival.

TheWrap - Nei momenti più memorabili, Cronenberg crea immagini visceralmente indipenditabili che spaventano, sì, ma provocano anche con idee grandi e scioccanti su noi stessi: la mostruosità della malattia, il forse inevitabile ibrido tra corporeo e meccanico, la determinazione di sé.

THR - Il film offre più misteri di quanti ne risolva. Tuttavia, le incredibili interpretazioni di Viggo Mortensen e Léa Seydoux come artisti performativi le cui tele sono gli organi interni trascineranno i curiosi al cinema.

EW - Non c'è molto da capire a livello logico, perché ben poco viene rivelato. Questo lascia al dotato cast del film di Cronenberg il lavoro di costruire intrigo ed emozione su una pagina in gran parte bianca.

La nostra traduzione della sinossi ufficiale:

Mentre la specie umana si adatta a un ambiente sintetico, il corpo viene sottoposto a nuove trasformazioni e mutazioni. Insieme alla sua partner Caprice (Léa Seydoux), Saul Tenser (Viggo Mortensen), un celebre performance artist, mostra pubblicamente la metamorfosi dei suoi organi in un performance d’avanguardia. Timlin (Kristen Stewart), un’investigatrice della National Organ Registry, traccia ossessivamente i loro spostamenti, quando ecco che viene rivelato un misterioso gruppo con una missione: impiegare la notorietà di Saul per far lice sulla prossima fase dell’evoluzione umana.

Crimes of the Future è prodotto da Robert Lantos ed è stato scritto dallo stesso Cronenberg (è la prima volta che il regista scrive un suo film dai tempi di eXistenZ, datato 1999).

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