Creed II: Dolph Lundgren era indeciso se partecipare o meno alla pellicola
Dolph Lundgren ha parlato della cosa a un Comic-Con in Portogallo...
L'attore svedese ha spiegato:
Era un po' strano, un po' assurda come cosa. All'inizio non volevo farlo perché pensavo sarebbe stato un po' triste. Non volevo andare a intaccare quell'immagine, si tratta di un personaggio davvero iconico per le persone, specie quelle che si allenano un sacco. Ma la sceneggiatura era davvero valida e mi sono accorto di poter avere la possibilità di mostrare, 35 anni dopo, un altro lato di quest'uomo, quello più stremato, in difficoltà. Ci ho messo un po' della mia vita, di quello che mi è accaduto in questi 35 anni, per ciò è come un cerchio che si chiude. E si è rivelata essere un'esperienza grandiosa. Una vera e propria sfida dal punto di vista drammatico, ma anche un modo per riflettere retrospettivamente sulla mia carriera nello stesso modo in cui lui ripensa alla sua di lottatore. Ci sono alcuni paralleli davvero unici.
La vita di Adonis Creed è diventata un equilibrio tra gli impegni personali e l’allenamento per il suo prossimo grande combattimento: la sfida della sua vita. Affrontare un avversario legato al passato della sua famiglia, non fa altro che rendere più intenso il suo imminente incontro sul ring. Rocky Balboa è sempre al suo fianco e, insieme, Rocky e Adonis si preparano ad affrontare un passato condiviso, chiedendosi per cosa valga la pena combattere per poi scoprire che nulla è più importante della famiglia. Creed II è un ritorno alle origini, alla scoperta di ciò che un tempo ti ha reso un campione, senza dimenticare che, ovunque andrai, non puoi sfuggire al tuo passato.
Caple Jr. dirige il film da una sceneggiatura originale scritta da Stallone basata sui personaggi della serie di Rocky. Il film è prodotto da Irwin Winkler, Charles Winkler, William Chartoff, David Winkler, Kevin King-Templeton e Stallone. Coogler, Jordan e Guy Riedel saranno i produttori esecutivi.