Crash Team Rumble, la nostra anteprima

Si è conclusa da qualche ora la Closed Beta di Crash Team Rumble, multiplayer arena sviluppato da Toys for Bob, la nostra prova

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Si è conclusa da qualche ora la Closed Beta di Crash Team Rumble, multiplayer arena sviluppato da Toys for Bob. Dopo l'apprezzato Crash Bandicoot 4 It's About Time, il team di Activision torna con un nuovo gioco dedicato al marsupiale arancione. Il titolo è rimasto nell'ombra per qualche anno, prima di essere presentato agli scorsi The Game Awards e arriverà su PlayStation e Xbox il prossimo 20 giugno.

Durante lo scorso week end, abbiamo provato il caotico multiplayer a squadre, assaporandone qualche aspetto, fino a farci un'opinione su ciò che ci troveremo tra le mani tra un paio di mesi. Sopravvissuti a una lotta all'ultimo Wumpa, avrà mercato questo spin-off di Crash Bandicoot o sarà l'ennesimo game as a service dal destino già scritto?

Che cosa è Crash Team Rumble?

Come già detto nell'introduzione, Crash Team Rumble è un multiplayer a squadre in cui otto giocatori si sfideranno per raccogliere per primi 2000 frutti Wumpa. In ogni arena (ne abbiamo provate tre) sono presenti delle speciali pedane che, una volta attivate e difese, forniranno dei bonus temporanei sia all'attacco che alla raccolta. Sparse per l'arena, oltre ai frutti Wumpa, anche le iconiche Reliquie, che serviranno per sbloccare dei potenziamenti ambientali altamente distruttivi e capaci di ribaltare le sorti di una partita.

Lo scopo del gioco è quello di raccogliere più frutti prima della squadra avversaria, e per farlo i quattro giocatori potranno scegliere tra il nutrito cast del brand di Crash Bandicoot. Nella Closed Beta, la scelta era limitata a cinque personaggi: due marcatori, Crash e Tawna, specializzati nel corpo a corpo e nella velocità di raccolta; due potenziatori, Coco e Cortex, specializzati nell'utilizzo di strumenti e in grado di raccogliere più reliquie; e un difensore, Dingodile, adibito all'accumulare colpi e a difendere i propri compagni.

Oltre alle abilità uniche di ogni personaggio, è possibile equipaggiare un oggetto speciale, che potrà essere utilizzato dopo aver raccolto abbastanza frutti Wumpa o essersi comportati bene nel round. Tra questi spicca il Guardiano, un enorme oxidiano che è possibile posizionare ovunque (anche nella base nemica) e che a colpi di scosse elettriche danneggerà gli avversari.

Un problema di bilanciamento

In questi tre giorni di Closed Beta, ho provato tutti e tre i ruoli, trovandomi incredibilmente bene come marcatore, ma subendo numerose batoste da giocatori di Dingodile forse troppo longevi. Oltre alla grande sensazione di caos che pervade le arene (soprattutto nei primi match) c'è uno squilibrio evidente tra chi ha già sbloccato diverse abilità (e strumenti) e chi si approccia al gioco per la prima volta. Non solo, mi sono trovato ad affrontare giocatori già al livello 25 quando ero ancora all'inizio, con questi ultimi che si posizionavano nello spawn point e accumulavano kill su kill in maniera alquanto tossica.
Questo problema di bilanciamento potrebbe essere dovuto al matchmaking limitato, e ci tengo a lasciare il giudizio in sospeso fino all'uscita completa del titolo il prossimo giugno.

Quello che al momento non convince di Crash Team Rumble è la scelta di venderlo a poco meno di trenta euro, con un battle pass stagionale (e a dieci euro in più per anche la stagione successiva). Si tratta di un titolo che potrebbe dire la sua se venisse reso disponibile per tutti, con l'aggiunta delle dovute microtransazioni. Una formula adottata da tanti competitor quando ci si approccia al mondo del multigiocatore.

Ovviamente, siamo pronti a venire smentiti il prossimo giugno, quando Crash Team Rumble arriverà sugli scaffali e potremo giocarci senza limitazioni in vista della recensione.

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