Cowboys and Aliens: Jon Favreau commenta lo spot del Super Bowl

In una nuova intervista, il regista John Favreau parla di Cowboy and Aliens, dello spot del Super Bowl, della serietà del genere western e della protagonista femminile Olivia Wilde...

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Fonte: Insidemovies

Dopo la diffusione dello spot di Cowboy and Aliens, andato in onda durante il Super Bowl, John Favreau è stato intervistato da EW: nella conversazione, il regista ha parlato nuovamente dei toni del film, che mescola western e fantascienza, del filmato trasmesso e del personaggio di Olivia Wilde.

ENTERTAINMENT WEEKLY: La gente esaminerà nel dettaglio questo spot di 30 secondi: dicci, cosa non abbiamo visto?
JON FAVREAU: Non abbiamo mostrato alcun alieno. Vogliamo tenerli al segreto. E tutte le immagini che abbiamo mostrato sono dell'inizio, fino alla metà del film. Non mostreremo molto di dove andrà a parare. Il primo teaser mostrava l'inizio del film e un po' dell'organizzazione. Questo [spot, ndt] mostra più il senso dell'avventura più che l'evoluzione delle cose.

La tua paura è che la gente pensi che si tratti di una commedia?
Si. Credo che la prima reazione della gente quando ha sentito il titolo, che è un gioco di parole, è stata pensare a una commedia. Sono rimasti delusi in passato quando la gente ha "giocato" sul genere western. Quello che vogliono è il guerriero "grigio" sulle pianure aride e vedere questa figura iconica emergere dall'orizzonte.

E' per questo che hai voluto due attori noti più per l'azione che per la commedia?
E' l'archetipo che scegliamo. E' quello che Daniel Craig è stato in grado di conquistare. La gente lo conosce per i film di James Bond e lui dà virtuosità alla sua performance d'azione. E poi c'è Harrison Ford e, come se prendessi John Wayne per un western, porti tutto il senso della storia.

In altre parole, questo non è Wild Wild West.
C'è un certo livello di divertimento, ma ciò non significa che ammicchiamo. I personaggi non si divertono, il pubblico si. Volevamo mantenere l'integrità di entrambi i generi, e concentrarci su un aspetto specifico del genere "alieno", che solitamente ruota attorno ai film degli anni '80 con i quali sono cresciuto. Sono abbastanza fortunato a lavorare con Steven Spielberg, autore di molti film che abbiamo utilizzato come ispirazione. E a volte è divertente fare le cose come thriller rasentando a volte l'horror, come Alien o Aliens.

Quella sequenza in cui Craig a cavallo, lungo il burrone, salta sull'astronave ricorda molte immagini dei classici western, dove i cowboy cavalcavano lungo le rotaie e saltavano sui treni in movimento.
E' qualcosa che richiama Indiana Jones che insegue il carro ne i Predatori dell'Arca Perduta, che a sua volta ricordava gli stunt fatti in Stagecoach (1939). Facciamo costantemente riferimento alle nostre radici.

Sembra come una strana fusione, con molti elementi fantascientifici, di storie di frontiera ambientate nel futuro, o in mondi alieni, come i romanzi di John Carter.
[ridendo] Era un progetto di cui facevo parte. Lo stavo sviluppando da un anno prima di Iron Man. Mi aveva affascinato. E non vedo l'ora di vedere cosa ha fatto Andrew Stanton con esso. Ma sono molto consapevole di quello di cui stai parlando.

L'idea di trovare una cultura indigena, invasori che nel western sarebbero pionieri e coloni, è invertita in questa storia? I cowboy sono essenzialmente i nativi e gli alieni come i conquistatori europei?
Si, con la frustrazione di non avere la tecnologia che ti permetterebbe di prevalere. E' sempre la cultura meno avanzata tecnologicamente che si sente impotente quando affrontata da un nemico che ha dalla propria parte la tecnologia. E ovviamente quest'ultima crede che sia il destino che si manifesta: hanno ottenuto questo dono e intendono utilizzarlo. I cowboy si scoprono essere le cultura senza la tecnologia. E' quello che è interessante è il fatto che questo permette ai cowboy e ai nativi americani di unirsi, cosa impossibile se non ci fosse stato un nemico comune più grande.

Brevemente, alcune domande che suscita lo spot: c'è una strana immagine di quelli che sembrano dei nativi americani che guardano una luce blu in  alto. Che cos'è?
Non voglio dare molti dettagli di ciò che si tratta, ma è un aspetto della qualità "spaventosa" del film. Succederanno un sacco di cose.

E Olivia Wilde nuda vicino al fuoco — questo è intrigante.
Lo è, vero? E' un momento del film che potrebbe sembrare fuori dal contesto, ma in realtà ha un suo significato nel corso del fim.

La gente sarebbe meravigliata se fosse un'aliena.
Perchè non indossa abiti?

Sembra essere un rituale e in tutto il trailer lei sembra conoscere Daniel Craig. Sembra l'unico personaggio fico, che sa qualcosa che gli altri non sanno.
Okay, teoria interessante. Sei la prima persona che mi chiede questa cosa. Se ti fa speculare vuol dire che il lavoro è buono. Ma non posso confermare nè smentire niente.

C'è qualche critica degli spot che ti porti dentro che ti fa pensare di mettere a punto qualcosa prima di luglio?
Credo che ci sia gente che ancora non sa di cosa si tratta. Pensano 'è un imborglio'? E' il Super Bowl; non sanno cos'è. Sono sicuro che entro l'estate, la gente saprà cos'è. E il modo migliore per saperne qualcosa è il nostro passaparola. Le persone che lo capiscono parlano con quelle che non sanno niente.

Scritto da da Roberto Orci, Alex Kurtzman (Star Trek, Transformers) e Damon Lindelof (Lost), il film è descritto come un "mix pulp di fantascienza e western", ed è prodotto da Ron Howard, Steven Spielberg e Brian Grazer, oltre che dal trio di sceneggiatori.

Nel cast Daniel Craig, Sam Rockwell, Olivia Wilde, Harrison Ford, Clancy Brown, Paul Dano, Abigail Spencer e Keith Carradine. 

Cowboys and Aliens uscirà il 29 luglio 2011, da noi a settembre 2011.

Maggiori informazioni sul film nella nostra scheda.

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