Coronavirus, uno studio analizza l'impatto sull'industria del merchandise da 125 miliardi dollari

Un nuovo studio analizza l'impatto dell'emergenza Coronavirus sull'industria del merchandise del valore di 125 miliardi dollari

Redattore per badtaste.


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Proprio come Hollywood, anche il mondo del merchandise ha subito pesantemente l'impatto dell'emergenza Coronavirus. Le licenze per film di spicco e proprietà intellettuali legate al mondo dello streaming hanno generato 124,8 miliardi di dollari nel 2019 stando a uno studio globale pubblicato dalla società Licensing International.

Una cifra destinata a calare considerevolmente alla luce della pandemia in corso.

Oltre a fornire oggetti da collezione, statuine, zaini, giochi da tavolo e così via, le licenze hanno anche l'obiettivo di sedurre i consumatori ad acquistare l'Heineken che si vede tra le mani di James Bond o far capire a chi gusta il panino contenuto in un Happy Meal di McDonald che le piccole creaturine gialle nella scatola indicano che i Minion stanno per tornare sul grande schermo.

A marzo, a causa della pandemia, numerosi dirigenti sono stati costretti a partecipare a chiamate in preda al panico per annunciare ai propri partner che i loro film non sarebbero usciti al cinema nei tempi previsti. Tra le compagnie avvisate, Mattel, Hasbro, Funko, Judith Leiber Couture, Nike, Old Navy, Doritos. 

La MGM fu tra le prime a rendersi conto che No Time to Die non sarebbe potuto arrivare di lì a poco, e neanche in ritardo di poche settimane, decidendo così di far slittare il film di ben sei mesi. Tra i motivi della decisione, ha sostenuto una fonte interna, anche la volontà di esercitare "trasparenza" con i partner commerciali. I film di Bond hanno accordi con Heineken, Omega, Land Rover e Aston Martin, compagnie che generano milioni di dollari e che ne investono altrettanti. Agire il prima possibile e dare loro un certo tempo di recupero era allora la cosa migliore.

Il ciclo di vita di un prodotto commerciale legato film è di 18-24 mesi dall'idea allo scaffale, ciò significa che i partner vengono coinvolti sin dalla genesi di un progetto.

"Devi sapere che aspetto avrà l'Indominus rex prima ancora che il film venga girato se vuoi che sia un regalo di Natale per l'anno d'uscita del film" ha commentato una fonte riferendosi a Jurassic World: Il regno distrutto.

I dati non sono positivi: secondo l'analisi di License Global, l'industria deve prepararsi a delle ricadute economiche del 21% per il 2020. Molte compagnie hanno già rinegoziato gli accordi con gli studi cinematografici, ma l'unico spiraglio per l'industria sono i colossi dello streaming, visto che queste compagnie possono fare leva su accordi commerciali senza dover passare per la sala: Stranger Things, in tal senso, ne è l'esempio lampante.

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