Coronavirus: persi quasi due miliardi al Box-Office cinese a causa dell'emergenza sanitaria
Con la chiusura dei cinema destinata a durare ancora per diverso tempo, sono già quasi due i miliardi persi dai cinema cinesi per il Coronavirus
Erano sette le pellicole la cui uscita era prevista per questa festività e che sono state rinviate: Lost In Russia, Leap, Vanguard, Detective Chinatown 3, Boonie Bears: The Wild Life, The Rescue e Legend Of Deification arriveranno tutte più avanti.
Stando al report pubblicato da Variety, sono già quasi due i miliardi di dollari, 1.91 per l'esattezza, persi al box office cinese come conseguenza del blocco forzato degli spettacoli pubblici nella nazione asiatica dalla quale è partita l'epidemia di Coronavirus.
Giudicando l'attuale situazione, l'industria cinematografica non è ancora preparata a riprendere gli affari e, pertanto, non abbiamo approvato la richiesta fatta dall'industria di rimettersi in affari.
Una direttiva congiunta del Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie e L'Ufficio Municipale del Cinema di Pechino diramata il 26 febbraio riporta delle linee guida molto precise per gli operatori cinematografici e le troupe che desiderano riprendere le attività.
Gli esercenti devono ricevere il via libera dalle autorità per riaprire e adottare misure stringenti come vendere biglietti a file alterne, registrare i nomi e i dati personali degli avventori e disinfettare le sale al termine di ogni proiezione.
Le troupe cinematografiche con meno di 50 elementi possono tornare a girare a Pechino, previa approvazione, ma solo se la temperatura corporea dei membri non supera i 37.3 gradi. Tutti, a eccezione degli attori, devono indossare mascherine.
I gruppi superiori a 50 non potranno essere operativi a Pechino fino a che la piaga non sarà debellata. Ovviamente, chi proviene dalle zone maggiormente interessate come la provincia dello Hubei, non potrà prendere parte a alcuna produzione nella città.