Concept Art della Principessa e la Rana

Alcune splendide concept art ci illustrano la New Orleans anni '20 che fa da sfondo a La Principessa e la Rana. Intanto, sul nuovo cartoon Disney cala il sospetto di razzismo...

Condividi

Fonte: Cinematical.com

Si prospetta un ritorno al 2D in grande stile per la Disney con La Principessa e la Rana, fiaba moderna ambientata nella New Orleans degli anni '20 -anni di proibizionismo- fra jazz, locali e voodoo.
Dopo il teaser trailer, vediamo alcune bellissime concept art che ci mostrano il quartiere francese di New Orleans, frenetico e coloratissimo: un'ambientazione davvero suggestiva per questa favola inconsueta. Cliccate qui o sull'immagine sottostante per vedere la gallery completa (per andare avanti basta premere in basso a destra su "click for more"):

Intanto, dopo l'uscita del teaser il film è stato oggetto di alcune critiche da parte della blogosfera, critiche che sicuramente la Disney aveva messo in conto portando sul grande schermo la sua prima eroina afroamericana.
Molti temono infatti che il film sarà infarcito di stereotipi razziali, e la lucciola che vediamo nel teaser ne sarebbe l'esempio: la presunta caricatura di un nero del sud, ubriaco e sdentato.
In realtà, nonostante in passato la Disney sia caduta in alcuni episodi razzisti, di cui vi parliamo sul blog, sembrano critiche campate per aria, dal momento che sappiamo ancora molto poco di questo film.
Limitandoci quindi all'aspetto visivo, che poi è l'unico che conosciamo, sembra anzi promettere molto bene.

Scritto e diretto dai geniali John Musker e Ron Clements (Aladdin, La Sirenetta), il film ha le musiche di Randy Newman

Tiana (voce americana di Anika Noni Rose) è una giovane ragazza afroamericana che vive nel quartiere francese di New Orleans. Vivrà una avventura fuori del comune (infarcita di incantesimi voodoo) sulla riva del Mississippi, circondata da divertenti personaggi tra cui un coccodrillo ...canterino. 

La Principessa e la Rana uscirà al cinema a fine 2009.

Discutiamone nel Forum Cinema  

Continua a leggere su BadTaste