ComicsGate porta in tribunale Mark Waid

Uno dei leader del movimento ComicsGate accusa Mark Waid di averlo boicottato e lo cita per danni

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Ci è già toccato in passato parlarvi di ComicsGate, il movimento nato sul web che si è autoproclamato moralizzatore del mondo del Fumetto americano e che propone una serie di battaglie d'opinione contro una supposta eccessiva diversificazione etnica, contro la rappresentazione delle minoranze culturali, sessuali, politiche.

Questa volta, sotto i riflettori ci sono Richard C. Meyer, che di ComicsGate è uno dei leader, e lo sceneggiatore Mark Waid. Quest'ultimo si è visto intestare una causa da parte di Meyer, il quale sostiene che lo sceneggiatore di Kingdome Come e Captain America avrebbe contattato il responsabile dell'etichetta Antarctic Press per convincerlo a non pubblicare il titolo Jawbreakers; una serie realizzata da Meyer stesso, per cui egli sostiene di avere già concluso accordi con Antarctic, all'epoca del boicottaggio di Waid.

Lo sceneggiatore ha quindi dichiarato sui social la propria innocenza e ha aperto su GoFundMe una campagna di finanziamento per pagare le spese legali che la causa lo costringerà a sostenere. Perché una raccolta di fondi? Ecco la spiegazione che lo scrittore ha dato sui social media.

Anche se sono fiducioso nel fatto che le accuse contro di me siano del tutto prive di fondamento, le cause legali portano via tempo e sono molto costose. Ad ogni modo, non mi sono mai fatto spaventare da un bullo, specialmente da uno che parla male dei miei amici, dei miei colleghi o denigra i valori della nostra comunità. Sebbene non sia un uomo ricco, avete la mia parola che combatterò questa battaglia, a qualunque costo.

Una battaglia etica e morale, oltre che legale, quella di Waid, che seguiremo da lontano e su cui vi informeremo non appena ci fossero aggiornamenti. Siamo certi che ci sarà molta attenzione da parte dei professionisti americani del Fumetto, dato che il tema dei provocatori online e delle minoranze rumorose che tentano di destabilizzare i creativi è sentitissimo Oltreoceano.

Fonte: Comic Book Resources

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