Comic-Con@Home: Grant Morrison e Phillip Kennedy Johnson parlano di Superman e Authority

Durante il Comic-Con@Home, gli sceneggiatori Grant Morrison e Phillip Kennedy Johnson hanno parlato di Superman e Authority

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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La settimana scorsa, ha fatto il suo esordio negli Stati Uniti Superman & the Authority, serie firmata da Grant Morrison e Mikel Janín. Come vi abbiamo raccontato negli ultimi mesi, il titolo si va ad aggiungere a Supergirl: Woman of Tomorrow, di Tom King e Bilquis Evely, e a Superman: Son of Kal-El, di Tom Taylor e John Timms, quali titoli che contribuiranno a sviluppare la mitologia dell’Uomo d’Acciaio insieme alla storica testata Action Comics, di Phillip Kennedy Johnson.

Durante la giornata di domenica, Johnson e Morrison sono intervenuti al San Diego Comic-Con, nella sua versione digitale visto l’attuale scenario della pandemia. I due hanno avuto modo di parlare dell’attuale situazione dell’Azzurrone e i futuri sviluppi per la di lui famiglia:

Johnson – Non posso assolutamente prendermi il merito per l’idea alla base di Authority, sebbene mi farebbe piacere. Nei prossimi mesi, gli eventi di Warwolrd Rising giungeranno rapidamente a un punto culminante. Un sacco di spunti differenti si uniranno.

Si arriverà a un punto critico quando lo status quo sulla Terra sarà irrevocabilmente cambiato e le cose non potranno continuare così come sono.  Dovranno essere cambiate dopo quello che sta per succedere, capita. E quelli saranno i mesi in cui la storia di Tom Taylor e John Timms su Jon Kent nei panni di Superman incontra Superman & The Authority sulle pagine della run di Grant [Morrison] e Mikel [Janín].

Morrison – Il motivo per cui sta formando una nuova squadra è perché i suoi poteri stanno diminuendo. Sta cercando di ridimensionare qualcuno, ma ci sono tre livelli per cui sta facendo questo, e ognuno sarà svelato nello sviluppo della nostra storia.

Iniziamo a capire, ‘Pensavamo che fosse per questo motivo, ma in realtà è per quest’altro; in realtà, è per questo terzo motivo che è ancora più grande e più importante. Ma sì, c'è molto in gioco e ha scelto questi personaggi particolari.

Sta lavorando con Manchester Black, un personaggio che odia Superman, che ha trascorso la sua intera carriera immaginaria cercando di umiliare e distruggere Superman e, improvvisamente, gli viene chiesto di essere il leader della sua squadra.

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Fonte: CBR

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