Comic-Con 2013: il resoconto del panel di La Fine del Mondo
Nella giornata di ieri è stato presentato al Comic-Con il capitolo finale della Trilogia del Cornetto diretta da Edgar Wright; insieme al regista presenti Simon Pegg e Nick Frost...
Come sapete, a causa della "proverbiale e impeccabile" organizzazione del Comic-Con di San Diego, Andrea Francesco è riuscito a entrare nella Sala H solamente dopo oltre dieci ore di fila.
Grazie al riepilogo di Collider vi segnaliamo quanto emerso durante il panel iniziale di ieri, quello dedicato a La Fine del Mondo di Edgar Wright. Nella "sfortuna" di una giornata andata non esattamente per il verso giusto, per quanto riguarda il capitolo finale della Trilogia del Cornetto avremo modo di presentarvi, a tempo debito, diversi materiali in esclusiva, dato che abbiamo partecipato alla London Premiere di un paio di settimane fa.
Wright risponde all'osservazione fatta da Hardwick sulla somiglianza fra La Fine del Mondo e Dr. Who: Diciamo che se conoscete Dr. Who e vi è capitato di pensare che sarebbe più divertente se il Dr. dovesse prendere un sacco di legnate, questo è il film che fa per voi.
Pegg dice del suo personaggio: è allo stesso tempo l'eroe e il villain. E' un cazzone, ma la sua cazzonaggine ha una spiegazione. E' rimasto ancorato agli anni'90 mentre i suoi amici sono cresciuti.
Pegg e Wright continuano a scherzare sul Dr. Who: il Tardis di questo film è la biira
Domanda: avete scelto da soli i personaggi che avete interpretato nei vari capitoli della Trilogia?
Frost dice che lui e Pegg devono interpretare personaggi differenti in ogni pellicola. Non vogliono essere ripetitivi.
Pegg rivela che al tempo di Shaun of the Dead i loro personaggi erano estremamente simili a come erano loro nella vita vera.
Wright spiega nuovamente come sia nata la Trilogia del Cornetto. Il Cornetto Algida era l'unica cosa che riusciva a fargli passare il dopo-sbornia al college. Frost gioca sul fatto che la loro nuova Trilogia sarà dedicata all'Aston-Martin
Ogni film ha un colore specifico. Rosso per L'Alba dei Morti Dementi, blu per Hot Fuzz e verde per La Fine del Mondo.
Hardwick domanda loro circa la prima esperienza al Comic-Con avuta proprio con Shaun of the Dead:
Pegg e Wright affermano che, all'epoca, rimasero stupiti dall'incredibile accoglienza. Quella fu la molla che ha fatto loro decidere di mantenere un'impronta fortemente british per i loro film, di evitare l'americanizzazione.
Come è stato rilavorare insieme dopo sei anni?
Pegg: innanzitutto questi film ruotano attorno a un criterio ben definito. Si svolgono in Inghilterra e vedono due o più persone alle prese con un gigantesco ostacolo da superare. Ora vogliono lavorare di nuovo insieme seguendo un criterio diverso.
Wright: gira tutto intorno al tema dell'adolescenza perenne, alla gioia e al pericolo che consegue dal mantenere quest'attitudine. La Fine del Mondo pone una conclusione a questo discorso.
Wright fa poi un ironico annuncio: farò uno spin-off di Ant-Man con Simon Pegg e Nick Frost, una buddy comedy con Abdo Man e The Mighty Torax.
Il trio non ha ancora un'idea per il loro nuovo film insieme, ma d'altronde il germe di La Fine del Mondo prese forma al tempo del press tour di Hot Fuzz.
Sulla questione spoiler, affermano che è stato inevitabile rivelare fin dall'inizio che c'erano gli alieni. Comunque ci saranno diverse sorprese e gustosi cammei.
Alla domanda sul come Martin Freeman sia riuscito a conciliare i suoi numerosi impegni cinematografici, il filmmaker spiega:
Martin ha girato per un paio di mesi, è volato in Nuova Zelanda per il press tour di Lo Hobbit e poi è letteralmente tornato il giorno dopo per finire le sue scene.
Sulle scene d'azione e l'infortunio subito da Simon Pegg:
Girarle direttamente nelle location è stato complicato. Hanno impiegato diversi giorni. Pegg ha ribattezzato lo stile di combattimento del film come "pub fu".
Pegg si è rotto una mano nel saltare il bancone di un bar, ma non ha detto nulla all'amico regista dato che non aveva ancora catturato l'inquadratura. Ha continuato a girare senza dire nulla per altre 6 riprese.
Ognuno di loro rivela il proprio personaggio preferito della Trilogia. Per Wright La Fine del Mondo è un ricordo ancora troppo fresco, quindi sceglierebbe questo, per Pegg Gary è stata l'esperienza più personale che ha avuto girando un film, mentre Nick è molto legato a Ed di Shaun of the Dead.
C'è la possibilità di un ritorno a Spaced?
Wright lo esclude: Spaced è stata una serie che ha parlato della gioia dell'essere giovani. Non me la sento di tornare a questo tema.
Pegg ha paura di rovinare retroattivamente quello che hanno fatto, anche se hanno parlato in passato di una terza stagione in stile "Back in the Day".
Frost è più ironico: non potrebbero permettersi d'ingaggiarmi ora, costo troppo!
The World's End di Edgar Wright è il capitolo finale della cosiddetta Trilogia del Cornetto.
Gli altri capitoli sono Shaun of the Dead e Hot Fuzz; il trait d'union è, appunto, rappresentato dalla presenza del leggendario gelato Algida (ormai di proprietà della multinazionale Unilever) in alcune scene dei film. In Shaun of the Dead compariva il Cornetto alla fragola, in Hot Fuzz il Cornetto Classico, mentre in The World's End dovrebbe comparire un Cornetto alla Menta con scaglie di cioccolato.
Ecco i primi dettagli della trama della pellicola:
A venti anni di distanza da un memorabile pub crawl, cinque amici d'infanzia si riuniscono di nuovo dopo che uno di loro s'intestardisce di voler provare di nuovo la maratona alcolica. Sono convinti a fare il bis da Gary King, un quarantenne intrappolato nel mozzicone di sigaretta della sua adolescenza; trascina i suoi riluttanti amici nel loro paese natio per tentare di raggiungere nuovamente il leggendario pub, il World's End. mentre cercano di riconciliare il passato con il presente, capiscono che la vera battaglia è quella per il futuro, non solo il loro, ma quello di tutto il genere umano. Raggiungere il World's End sarà l'ultima delle loro preoccupazioni.
L'uscita è prevista per il 26 settembre in Italia.