Comic-Con 2014: M. Night Shyamalan spiega il suo passaggio in TV con "Wayward Pines"
Il regista M. Night Shyamalan parla della sua scelta di lavorare in TV con la mini serie "Wayward Pines"
Basato sul best seller “Pines” di Blake Crouch, Wayward Pines è un thriller intenso, articolato in dieci episodi, che per certi versi potrebbe essere paragonato al cult di David Lynch Twin Peaks. L’agente dei servizi segreti Ethan Burke (Matt Dillon) arriva nella bucolica cittadina di Wayward Pines, in Idaho, per svolgere una missione: trovare due agenti federali di cui non si hanno più tracce. Ma, invece di trovare delle risposte, le indagini di Ethan non fanno altro che produrre altre domande. Quando l’uomo si risveglia nell’ospedale di Wayward Pines trova al suo fianco l’infermiera Pam (Melissa Leo), una donna intensa e imprevedibile che si mostra quasi subito più interessata al danneggiare piuttosto che al guarire. Nel giro di breve lei e Ethan diventano acerrimi nemici, soprattutto perché il ruolo della donna a Wayward Pines si dimostra molto più rilevante di come apparso in prima battuta. Fanno parte del cast della serie anche Carla Cugino, Juliette Lewis, Greta Lee , Terrence Howard, Shannyn Sossamon, Hope Davis, Justin Kirk e Toby Jones
La stagione completa da dieci episodi era stata una cosa che mi aveva emozionato molto - cioè il raccontare una storia attraverso un periodo lungo. Ho supervisionato tutti e dieci gli episodi, assunto ogni persona e ho diretto il pilot. E' affascinante trovarsi in mezzo quando i personaggi che hai intorno regnano, è una cosa che amo. In questo contesto più stai a contatto con i personaggi, settimana per settimana, e più ti senti profondamente connesso a loro. Mi è piaciuta molto questa parte della scoperta; rende i personaggi più complicati e più interessanti. Inoltre sono andato al doppio della velocità cui vado normalmente, tant'è che sul set ho creato una situazione di vera urgenza che non ha fatto altro che avvantaggiare il livello di energia che vedrete sullo schermo.
E' stata questa per te la sfida più grande in questo processo?
Per la gente che proviene dal cinema, e che per la prima volta lavora per la TV, questa è la prima sfida: la velocità. Ma se provieni da un mondo di produzioni indipendenti, come me, e ti piace quel tipo di cinema, è simile perché devi hai risorse limitate e devi lavorare velocemente. E poi mi è piaciuto l'umorismo kitch che c'è in Wayward Pines, quello stile Twin Peaks, che a me piace molto. E' divertente essere in grado di fare cose strane che fanno ridere le persone.
Wayward Pines è stato descritto come 'in stile' Twin Peaks. Tu eri un fan? In cosa è diverso?
Non voglio dire troppo dello show, ma Wayward Pines è una storia davvero meravigliosa e inusuale. Ha un'implicazione filosofica più ampia. Quando entri a far parte del suo mondo, ha questa cosa, com'è possibile che queste cose disparate alla fine possano avere un senso? E lo hanno, quindi è un puzzle divertente. Ho apprezzato questo tipo di parentela con il tono di Twin Peaks. Il pilot di Twin Peaks è girato in modo incredibile, è fuori scala per la sua audacia e il suo tono. Nel nostro pezzo c'è una spiegazione sul perché tutti si comportano come se fossero in Twin Peaks.
Stiamo vedendo molti attori del cinema, autori e produttori che stanno arrivando in TV? Cosa pensi ci sia dietro tale impennata?
Una pellicola deve avere una certa risonanza deve essere vendibile. E l'essere vendibile ora come ora è la cosa primaria, e pone a tutti noi dei limiti su quali storie raccontare e sul come raccontarle. In TV accade l'opposto. Quindi per tutti noi — attori inclusi — essere liberi, avere il controllo, ci mette nella condizione di provare cose diverse. Puoi fare una cosa spaventosa con una vena alla Twin Peaks ? Possiamo provare cose diverse e tutti sono aperti.
Fonte: THR