Come un'agenzia di stampa vuole suicidarsi...
L'Associated Press, storica agenzia di stampa, sta tentando di bloccare l'utilizzo delle sue news da parte di siti e blog non autorizzati, cercando invece di farsi pagare tutto. Un tentativo francamente risibile...
Fonte: Badtaste.it
La AP ha infatti deciso di farsi pagare tutti i suoi contenuti, anche i titoli delle notizie. O, per meglio dire, ha deciso di tentare questa strada assurda, incurante del senso della realtà.L'idea è teoricamente semplice: mettere una sorta di protezione digitale (come i famigerati DRM, il Digital Restrictions Management) a tutti i contenuti della AP e così consentirne l'utilizzo soltanto agli abbonati, impedendo agli altri di fare lo stesso.
Ma cosa ha detto Tom Curley a proposito?
"Se qualcuno è riuscito a creare un business multimiliardario dalle parole chiave, noi pensiamo di poter creare un business da centinaia di milioni di dollari dai titoli e lo faremo".
Come giustamente segnala Techdirt, c'è una bella differenza tra un business che crea valore per le persone che pagano (gli inserzionisti) e un altro che invece non fa nulla del genere. Soprattutto se poi la Ap si lamenta anche dei siti che riprendono i feed RSS, il che fa il paio con i piagnistei contro Google che riprende gratis i contenuti. Entrambe le cose dipendono ovviamente da scelte dell'AP, che possono variare nel giro di cinque minuti. Basta volerlo e niente più Google News né RSS. E magari niente più pubblico. Un obiettivo decisamente alla portata di Curley...
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