Come ha fatto Red Notice a diventare il film più costoso mai prodotto da Netflix?

Red Notice doveva costare, inizialmente, 130 milioni. A fine corsa, Netflix avrebbe però sborsato ben 200 milioni di sonanti dollari...

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Red Notice, il film scritto e diretto da Rawson Marshall Thurber e interpretato da un trio di super star composto da Dwayne Johnson, Gal Gadot e Ryan Reynolds è disponibile da ieri in streaming su Netflix dopo una run limitata di una settimana nei cinema americani.

La pellicola, che non è stata proprio salutata con favore dalla critica (ecco la scheda su Rotten Tomatoes), attirerà sicuramente a sé le attenzioni, e le visualizzazioni, degli abbonati alla piattaforma di Los Gatos, ma anche se è ancora presto per capire le performance del film, di sicuro non lo è per discutere di un altro elemento con cui Netflix ha un rapporto un po' diverso rispetto alle major "classiche", ovvero sia il budget della pellicola.

Fin da quanto Red Notice è stato annunciato (o meglio, è passato dalle mani della Universal a quelle della N rossa), è apparso subito abbastanza chiaro che il suo "cartellino del prezzo" sarebbe stato abbastanza cospicuo: si parlava, inizialmente, di circa 130 milioni. Una cifra elevata, certo, ma ancora al di sotto dei 150 milioni che la compagnia aveva sborsato per 6 Underground di Michael Bay (LEGGI LA RECENSIONE) o dei 159, che secondo alcuni sarebbero però molti di più, di The Irishman di Martin Scorsese (LEGGI LA RECENSIONE).

Col passare dei mesi e degli anni, Red Notice è poi finito per ottenere il primato di film più costoso mai prodotto dal colosso dello streaming con i suoi 200 milioni di dollari di budget. Ma come si è arrivati a questo importo? È, perdonateci le virgolette, "semplice". Tanto per cominciare, Netflix, essendo una compagnia con un core business esclusivamente collegato alla distribuzione streaming, deve necessariamente staccare degli assegni iniziali moto elevati per assicurarsi la presenza di talent di Serie A ai quali non può garantire l'arrivo di quei guadagni residuali ottenuti dallo sfruttamento cinematografico di un film e di tutti quegli altri passaggi intermedi che lo portano poi nelle case della gente, dall'home video, allo streaming fino ad arrivare alla pay TV e alla TV generalista. Motivo per cui, prima che di Red Notice si realizzasse anche un solo secondo di girato, 70 milioni erano già partiti per assicurarsi il trio di protagonisti, a cui sono andati 20 milioni di dollari ciascuno, più altri dieci destinati al compenso del regista e sceneggiatore Rawson Marshall Thurber.

Poi, ovviamente, dalla Cina è arrivato il COVID-19.

A inizio marzo 2020, come misura cautelativa, Netflix aveva già imposto uno stop di due settimane a tutte le sue produzioni, in attesa di capire come si sarebbe evoluta una situazione drammaticamente inedita. Poi, a metà marzo, era stato lo stesso The Rock ad annunciare su Instagram lo stop alle riprese. Riprese che sarebbero poi ripartite a settembre 2020 con dei protocolli di sicurezza estremamente rigidi e, chiaramente, onerosi, come aveva avuto modo di spiegare sempre The Rock. Tutta la produzione di Red Notice era avvolta da una "bolla" di sicurezza. Aggiungete poi che - data l'impossibilità di girare all'estero - alcune località, come l'iconico Castel Sant’Angelo, sono state ricostruite ad Atlanta per permettere al cast principale di lavorare in tranquillità (delle riprese di seconda unità sono poi state effettivamente fatte in Italia, in Spagna e in Francia). Tutto questo ha portato il budget della pellicola a raggiungere quota 200 milioni di dollari anche se, curiosamente, già nel 2019, prima che il mondo - e l'industria del cinema - dovessero fare i conti col Coronavirus, c'era già chi, come Variety, sosteneva che i costi di produzione della pellicola sarebbero comunque arrivati a quell'importo.

Insomma, un tipico caso di profezia che si autoadempie.

Restando in tema Red Notice, qua sotto potete trovare la nostra intervista con il regista e sceneggiatire del kolossal targato Netflix:

Cosa ne pensate? Potete dire la vostra nello spazio dei commenti qua sotto.

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