Civil War II: la Marvel annuncia una serie dedicata a Kingpin
Civil War II: Kingpin è la miniserie tie-in che ci mostra il più grande opportunista dell'Universo Marvel nel tentativo di trarre vantaggio dalla disputa tra supereroi
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Rosenberg - Ho avuto la fortuna, un anno fa, di scrivere un paio di storie per la Marvel e speravo che questo mi valesse un'occasione di fare altro. Ho mandato un paio di idee che non erano adatte in quel momento, ma, quando è iniziato il progetto Civil War II, il mio editor Wil Moss ha pensato che potessi riadattare quell'idea per l'occasione. Ed eccoci qui.
Amo alla follia i cattivi come Kingpin. Non è tanto un mostro, quanto un essere umano, molto umano. Esaminare le ragioni che lo spingono ad agire e a fare quel che la gente normale nemmeno si sognerebbe è una cosa affascinante, perché è questa caratteristica che lo rende rilevante in un mondo di superuomini. Bisogna vederlo sotto una luce diversa per capire come riesca ad essere avversario di gente come Spider-Man e Daredevil. C'è una vera tragedia, assieme a una certa vulnerabilità, nel suo personaggio.
Fisk è, sopra ogni cosa, un opportunista. Al di sotto delle sue motivazioni egoiste e della brutalità, anche al di sotto della messinscena costante di fingersi una colonna portante della società, c'è un uomo che vede vie per giungere a un profitto e le segue, intelligente e capace. Il mondo del crimine non è più semplice come una volta e lui si sta adattando.L'obiettivo sarà quello che ha sempre avuto, più o meno: impadronirsi di tutto quel che può, in ogni modo possibile, e spingere sempre più in là i propri limiti. Kingpin vuole sempre sorpassare se stesso e questa nuova Guerra Civile gli offrirà l'occasione imperdibile per fare un salto di qualità.
Nella storia vedremo alcuni criminali molto divertenti fare la propria comparsa, ma per ora non voglio rivelarvi nulla. Amo quei cattivi che ti lasciano sempre intravedere come sarebbero andate, per loro, le cose se avessero avuto la forza di essere dei grandi boss, oppure gente normale, o addirittura degli eroi. Gente come Hood e Bullseye, per esempio. Gli underdog, quelli che avrebbero potuto e hanno fallito, sono sempre dei grandi personaggi. Ovviamente, per quanto la storia parli di criminali, ci saranno anche degli eroi che non vogliono permettere a Fisk di ottenere ciò che vuole.Lopez Ortiz - Quando mi hanno detto che avrei dovuto disegnare questa storia, dopo un primo momento di smarrimento, mi sono venuti in mente tanti grandi artisti che hanno lasciato il loro marchio sul personaggio di Kingpin. Avere la mia possibilità di aggiungere un tassello a un simile mosaico è l'unico incentivo di cui avevo bisogno per decidere di accettare con entusiasmo. Forse non vi stupirà sapere che ancora adesso, a lavoro iniziato, sono in fase di formulazione del suo aspetto definitivo, devo ancora decidere come visualizzare al meglio la sua sinistra tenerezza.
Lavorare con Matthew, che ho incontrato l'anno scorso a New York, è una gioia. Sempre gentile e amichevole, è una persona piacevolissima e ho amato il suo We Can Never Go Home. Quindi sono molto felice di lavorare con una persona con cui mi trovo bene e un così bravo scrittore.
Fonte: Marvel