Cip e Ciop: Agenti Speciali, il regista e il produttore svelano curiosità e retroscena sul film!
Il produttore e il regista di Cip e Ciop Agenti Speciali raccontano alcune curiosità sulla realizzazione e parlano della libertà creativa
A più di un mese dal suo arrivo su Disney+, Cip e Ciop: Agenti Speciali continua a far parlare di sé. Durante un'intervista con Deadline, il produttore Tom Lieberman, il regista Akiva Schaffer e Andy Samberg, voce originale di Ciop, hanno raccontato alcune curiosità e retroscena sulla realizzazione del film. In particolare, Lieberman ha rivelato che la Disney lo aveva contattato già nove anni fa per realizzare un film tratto dall'omonima serie degli anni '80; la sua intenzione era però di fare qualcosa che non suonasse semplicemente come "un altro episodio" dello show:
Ad essere onesti, probabilmente c'è un pubblico per questo. [Ma] non direi che sarebbe necessariamente interessante per me fare questo film. Quindi abbiamo continuamente cercato di capire quale fosse la ragione per realizzarlo, al di là dei riconoscibili personaggi di Cip e Ciop, degli Agenti Speciali e delle proprietà intellettuali.
Lieberman ammette infatti di aver riscontrato molta apertura da parte della Disney nello sviluppo del film:
Dobbiamo dare molto credito alla Disney e all'intero team, perché per loro era decisamente una proposta unica. Quando abbiamo iniziato a lavorare al progetto, dai piani alti volevano trovare il modo di essere più ironici verso loro stessi. E allora quale progetto migliore di questo per farlo? Ci hanno dato grande libertà ed è stato fantastico come ci hanno permesso di fare molte cose. Akiva era inarrestabile nello spingersi fino a dove potevamo spingerci e nell'ottenere ogni possibile aspetto, battuta o personaggio.
Nel film sono presenti tantissimi personaggi appartenenti all'universo della casa di Topolino, ma non solo. Racconta il regista:
Volevamo fare una celebrazione dell'animazione, di tutta l'animazione, non solo delle cose della Disney. Ho incoraggiato dunque gli animatori a muoversi al di fuori della Disney, anche se questo avrebbe creato qualche difficoltà con i nostri avvocati per ottenere i diritti. Ho lasciato che includessero loro stessi dei riferimenti che non era stati proposti da me. L'unica regola era semprechiarire di cosa si tratta, senza intrufolareniente nel film. Alcune delle cose della Disney erano più difficili da chiarire rispetto a quelle esterne, perché c'era di mezzol'eredità e tutte le questioni sulle politiche interne. Non ci hanno detto esattamente una cosa come "prendete tutto quello che volete".
FONTE: Deadline